Il Forum del Terzo settore chiede al Senato di apportare dei correttivi al disegno di legge sulla riforma del Terzo settore. “Con oltre settecento emendamenti proposti ad oggi – ha dichiarato Pietro Barbieri, portavoce del Forum – la situazione si presenta piuttosto caotica. Al testo non abbiamo dato un giudizio negativo. Bene gli accordi trovati sull’impresa sociale e sul servizio civile – nodi inizialmente piuttosto delicati -, ma abbiamo anche individuato alcuni aggiustamenti volti a migliorare questioni ancora aperte, e per noi centrali, relativamente agli articoli 4 e 9, sul riordino e la revisione della disciplina del Terzo Settore e sulle agevolazioni fiscali e misure di sostegno economico”. In particolare il Forum ha chiesto che sia posta una specifica attenzione al tema del riconoscimento delle attività di autofinanziamento delle organizzazioni, nello specifico verso quelle che aiutano la comunità senza gravare sullo Stato: “L’autofinanziamento – ha sottolineato infatti Barbieri – è la forma di sostentamento principale dell’associazionismo del Paese, pratica che ne garantisce l’autonomia e delinea il rapporto fiduciario costante con i soci e i cittadini nelle comunità locali. Si tratta quindi di un aspetto importantissimo, che occorre tutelare e valorizzare, e che caratterizza le attività di tutte le associazioni di promozione sociale, senza il quale si corre il rischio di assimilarle alle attività commerciali”.
HappyAgeing saluta con favore gli inviti e le proposte formulati dal Forum del Terzo settore. La nuova normativa deve venire incontro anche alle esigenze dei cittadini over60. L’associazionismo diventa fondamentale per garantire l’invecchiamento attivo e in salute della popolazione. I centri destinati agli anziani devono essere ripensati. Un’azione politica che non può non vedere coinvolti gli Enti locali.