Basterebbero pochi anni trascorsi a studiare musica da bambini per garantirsi un cervello più in salute da anziani.
Lo sostiene uno studio della Northwestern University pubblicato sul Journal of Neuroscience.
In particolare, da una ricerca effettuata su 44 ultracinquantenni, è emerso che chi, in giovane età, aveva frequentato corsi di musica per qualche anno risultava avere una maggiore reattività cerebrale in risposta all’ascolto dei suoni vocali rispetto a chi invece non si era mai cimentato con uno strumento.
Secondo gli esperti, lo studio della musica da bambini potrebbe essere un buon investimento per la salute futura del cervello, visto che il tempismo con cui la mente reagisce ai suoni è una delle prime abilità cognitive che si danneggiano con l’invecchiamento.
Ottobre 12, 2014