Sulla questione delle pensioni di reversibilità, dai sindacati sta per partire una richiesta urgente di incontro indirizzata al presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, a firma dei tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo e di quelli di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, Ivan Pedretti, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima. Le organizzazioni dei lavoratori non sono disposte a tollerare un intervento che leda diritti e aspettative di chi vive grazie a un assegno di reversibilità.
“Nessun taglio e nessun altro tipo di provvedimento che vada a colpire le pensioni di reversibilità, né quelle in essere né quelle future”. Questo l’auspicio che il segretario generale della Cisl Pensionati, Gigi Bonfanti, ha fatto riguardo ai contenuti della legge delega del governo sulla povertà che prevede anche il ricalcolo della pensione di reversibilità. “Ci aspettiamo – continua Bonfanti – che il governo chiarisca immediatamente su questo tema che sta preoccupando milioni di pensionati. Ancora una volta, si cerca di fare cassa colpendo, non solamente coloro i quali hanno versato contributi per una vita, ma anche i coniugi superstiti, considerando la pensione di reversibilità non come previdenza ma come assistenza”. “Chiediamo quindi – conclude il segretario generale della Fnp Cisl – che non venga posta in essere una norma che andrebbe a rendere ancora più poveri pensionate e pensionati che vivono già situazioni di disagio, e ci auguriamo ancora di più che il governo faccia un passo indietro al fine di salvaguardare uno status che altro non è se non il risultato di anni di lavoro e sacrifici e non un regalo fatto dallo Stato. Su questo il governo stia sicuro daremo battaglia per arrivare a una soluzione che possa difendere i diritti dei pensionati”.