“I Comuni lanciano un forte appello al governo, affinché si risolva al più presto la confusione generata dalle sentenze del Tar del Lazio che mettono in discussione i criteri di calcolo del nuovo Isee riferito alle persone con disabilità, in vigore da quest’anno. In attesa di risolvere questa controversia, è necessaria una norma transitoria che consenta di provvedere nell’immediato all’erogazione delle prestazioni sociali agevolate da parte dei Comuni”. Lo afferma il delegato ANCI al Welfare e sindaco di Vicenza, Achille Variati, al termine della riunione della Commissione ANCI. “La confusione – spiega Variati – è generata dal fatto che il Tar del Lazio ha di recente accolto parzialmente alcuni ricorsi da parte di Associazioni e famiglie contro i nuovi metodi di calcolo dell’Isee. Al contempo, però, l’Inps continua a rilascia le dichiarazioni sostitutive uniche con grave ritardo e sulla base delle regole in parte annullate dal Tar. I Comuni, in questo frangente, non sono più in grado di gestire l’assistenza ai cittadini secondo le regole di una norma messa in discussione dal Tar. E’ un fatto grave, perché l’Isee consente l’accesso e l’assistenza per servizi che vanno dagli asili nido e le mense scolastiche fino alle agevolazioni e agli aiuti per chi non riesce a pagare l’affitto, o le bollette, o per l’inserimento nelle strutture residenziali di anziani non autosufficienti e disabili. E in questo quadro in alcuni territori si stanno già creando situazioni di tensione sociale”. “Già nei giorni scorsi – afferma il sindaco di Perugia e presidente della Commissione Andrea Romizi – il presidente dell’ANCI ha scritto al Sottosegretario Delrio e al ministro Poletti chiedendo con urgenza un quadro certo e stabile di regole. Pensiamo che qualunque sia la scelta del Governo rispetto alle decisioni del Tar sia assolutamente indispensabile intanto una norma transitoria che definisca il quadro in modo chiaro, in attesa del superamento di questa situazione di incertezza”.
Marzo 6, 2015