Ventisette associazioni promuovono un appello al Parlamento per chiedere di cambiare il disegno di legge sulla scuola presentato dal Governo. I firmatari rivendicano uno “spazio di ascolto”, perché senza la partecipazione attiva dei soggetti che rappresentano (studenti, insegnanti, genitori, forze sociali e sindacali e associazioni) “nessuna riforma può raggiungere obiettivi decisivi per il Paese”. Come si legge nell’appello, è indispensabile “aprire un ampio confronto per delineare una visione generale, il più possibile condivisa, sul ruolo della scuola nella società della conoscenza. A questo punto riteniamo decisivo partire dal diritto di ogni persona all’apprendimento permanente come base per un progetto complessivo di cambiamento del sistema educativo italiano”. I 27 promotori, “pur rappresentando organizzazioni con punti di vista anche molto diversi”, presentano cinque proposte per cambiare il Ddl. All’appello aderiscono Agenquadri, Aimc, Arci, Auser, Cgd, Cgil, Cidi, Cisl, Cisl scuola, Edaforum, Fnism, Flc-Cgil, Irsef-Irfed, Legambiente, Legambiente scuola e formazione, Link- coordinamento universitario, Mce, Movimento studenti di azione cattolica, Movimento di impegno educativo di azione cattolica, Proteo fare sapere, Rete della conoscenza, Rete degli studenti medi, Rete29Aprile, Uciim, Udu, Unione degli studenti, Uil, Uil scuola.
Aprile 9, 2015