La dieta antica dei centenari in chiave moderna. Dagli over 80 arrivano i consigli per l’alimentazione del domani: ricette antiche, sapori di un tempo, ingredienti caduti in disuso ma determinanti per una vita lunga e sana. Al “Centro di ricerca sulla alimentazione dei centenari”, ospitato ad Assemini, nella sede della Scuola della Longevità presso Centro di Formazione Ifal, sotto l’occhio vigile dei maestri, giovani cuochi riportano in tavola pietanze dei nonni e delle nonne senza rielaborarli, ma risparmiando sul tempo di preparazione e cottura grazie alle moderne attrezzature. Sapori scomparsi e ai più oggi sconosciuti. Piatti semplici tipici di una cucina povera fatta di quel poco che si aveva a disposizione e presenti nella genuina dieta di centenari e longevi, con particolare attenzione alla Blu Zone Sarda di Barbagia e Ogliastra. Ortaggi, legumi, olio extravergine e olio di lentisco, farina, pesce, vino rosso, pane a fermentazione naturale, latte fermentato, formaggi acidi, prodotti da latte di pecore e capre di allevamenti bradi per tenere sotto controllo il colesterolo. Tra i fornelli a dire l’ultima parola sono gli anziani assaggiatori buongustai. Non si porta niente a tavola se prima Angela, Mario, Luigi e altri ancora non hanno verificato che tutto sia fatto secondo tradizione. In base ai loro suggerimenti sono stati inseriti nel ‘menù della longevità’ zuppa alla sarda, minestra di lenticchie, zuppa di carciofi, favata barbaricina, zucchine con fregola, pane frattau, culurgionis, cavolata, agnello con carciofi, pecora in cappotto, pabassinas, pane di sapa. Queste e altre prelibatezze per una sana cucina fatta di pietanze d’antan tutte da gustare. “Per cucinare questi piatti ci vuole molto tempo – spiega Elvira, 80 anni – oggi sarebbero improponibili, ma con queste cucine moderne si può fare tutto anche in pochi minuti”. A presiedere scuola della longevità’ e laboratorio di ricerca c’è Roberto Pili, presidente Comunità Mondiale della longevità: “L’alimentazione ha un peso maggiore rispetto ai fattori ereditari nel costruire una lunga vita, libera da malattie e disabilità, il cosiddetto invecchiamento sano e di successo – afferma – ecco perché diventa salutare sfogliare gli antichi quaderni delle massaie con le ricette scritte a lapis su pagine di fogli quadrettati con mano ferma e bella grafia. In quelle pagine sono racchiuse le regole del viver sano e mangiare con gusto”. Il vero elisir della lunga e sana vita, a prova di centenari sardi. (UnioneSarda.it)
Febbraio 6, 2015