Telemedicina, innovazione, sperimentazione, monitoraggio sul territorio e abbattimento dei costi. Per la prima volta non è il paziente a recarsi in ospedale ma è l’ospedale ad andare verso il territorio. La piramide è capovolta. 350 pazienti “fragili” (anziani, malati cronici e adulti non autosufficienti) della città di Bari, saranno monitorati a domicilio, dal 1 agosto al 30 settembre, da un’equipe di operatori sociali, guidati dagli specialisti del Policlinico di Bari, nell’ambito del “Progetto Sperimentale di telemedicina Emergenza estate 2015”, un modello avanzato di assistenza domiciliare programmata. Il progetto sperimentale è stata presentato in conferenza stampa dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal Sindaco di Bari Antonio Decaro e dal Direttore generale del Policlinico di Bari, Vitangelo Dattoli. Presenti anche l’assessore al Welfare dl Comune di Bari, Francesca Bottalico e i responsabili delle cooperative di operatori sociali del comune di Bari che aderiscono al progetto (a costo zero). “Sono grato a tutti coloro che si sono attivati per costruire questo processo – ha detto il Presidente Emiliano in conferenza stampa – il nostro impegno è trasformare questa sperimentazione in un modello. Siamo pronti a compiere passi anche molto innovativi e arditi, ma con lo scopo di renderli permanenti. Una delle strade per fare buona prevenzione è passare dalla “sanità di attesa” alla “sanità di iniziativa”. Le persone infatti oggi non chiedono più solo di risolvere il loro problema, chiedono di sentire le istituzioni vicine, in particolare quelle istituzioni che cambiano la vita”. Per Emiliano questo progetto “si realizza con l’aiuto di un sistema dei servizi sociali che è l’orgoglio di tutta la Puglia. Un sistema che deve essere sempre più orientato a tradurre l’innovazione in cura, e la cura in orgoglio del proprio ruolo”. “Questo meccanismo di assistenza domiciliare, peraltro, è un modello – ha aggiunto il Presidente – che consentirà nel tempo di risparmiare molti soldi. Cominciamo la sperimentazione nella città più grande e complessa, per poi estenderla al resto della Puglia. Tutto l’accesso alla sanità può essere rivoluzionato, potenziando la nostra capacità di andare a trovare il bisogno, uscendo dalla logica dell’emergenza. In questa maniera cerchiamo di trasformare in un processo statisticamente prevedibile l’urgenza, seguendo i casi che possono essere risolti a domicilio, e riducendo il rischio di ingolfare pronto soccorso e reparti”. “Stiamo inserendo – ha concluso Emiliano – i sentimenti nell’organizzazione sociosanitaria: il fatto che il presidente abbia tenuto per sé la delega alla sanità indica che l’amministrazione ci mette la faccia, senza mediazione, e con tutti i rischi che ne conseguono. Questa determinazione a raggiungere risultati importanti, si coniuga con il desiderio di lavorare servendosi di un patrimonio umano e materiale che già esiste”.
Agosto 6, 2015