Basta vaccinare un terzo degli adulti contro l’influenza per diminuire del 20% la malattia negli anziani, tra i gruppi più a rischio di sviluppare complicazioni gravi. Lo ha scoperto uno studio della Cleveland Clinic pubblicato da Clinical Infectious Diseaes. L’analisi si basa sull’osservazione di una platea di tre milioni di persone in Ohio seguite per otto stagioni influenzali. Nelle contee dove c’era almeno il 31% della popolazione tra 18 e 64 anni vaccinata contro l’influenza gli anziani hanno un rischio inferiore del 21% di ricevere una diagnosi di malattie collegate al virus. Nessuna correlazione è stata invece vista con il tasso di vaccinazione tra i bambini. “La scoperta suggerisce che la vaccinazione antinfluenzale dovrebbe essere incoraggiata tra gli adulti a basso rischio – scrivono gli autori – non solo per porteggere se stessi ma anche per il benefico di tutta la comunità, a cominciare dagli anziani“. Ogni anno, aggiungono gli autori, negli Usa tra l’80 e il 90% delle morti causate dall’influenza e più di metà dei ricoveri avvengono tra gli anziani sopra i 65 anni.
Settembre 11, 2015