Durante la lotta di Liberazione dal nazi-fascismo le donne partigiane sono state 35.000, quelle che sono state arrestate e torturate 4.653, le deportate 2.750, fucilate o impiccate 2812. Sono alcuni dei dati riportati dall’Anpi Nazionale che ricorda anche che le donne cadute in combattimento sono state 1070. 19 le donne che hanno ottenuto la medaglia d’oro. Fanno riflettere questi numeri che parlano di donne resistenti e di un ruolo ampio e fondamentale nella Resistenza. Eppure si parla poco di loro, tanto da essere definita una “Resistenza taciuta”. Ma non è solo questo. Durante il fascismo Insieme alla soppressione dei partiti politici e dell’associazionismo, vennero represse tutte le forme di attivismo femminile e nel 1926 le uniche organizzazioni riconosciute erano i movimenti femminili fascisti e cattolici. Malgrado la soppressione di tutte le forme di attivismo delle donne e l’esaltazione delle virtù femminili propagandate dal ventennio fascista, legate unicamente ai ruoli di moglie e madre, le donne contribuirono in massa al riscatto di un intero popolo, costruendo una rete tra le staffette, le militanti e le partigiane. Le donne furono espulse dalle fabbriche dopo la prima guerra mondiale perché quel lavoro non era conciliabile con la loro attività principale: quella riproduttiva. L’unico lavoro che potevano svolgere era quello di cura ed il lavoro nei campi; ma proprio con la guerra le donne conoscono una nuova libertà.
Per ricordare queste donne di ieri e parlare delle tante donne impegnate nelle nuove “resistenze” di oggi, l’Osservatorio Pari Opportunità di Auser Nazionale in collaborazione con l’Anpi e la Fondazione Memoria della Deportazione organizza per il 23 settembre a Milano il Convegno Nazionale “Donne Resistenti, omaggio alle donne resistenti di ieri, di oggi e di domani”. I lavori verranno aperti da Vilma Nicolini, responsabile dell’Osservatorio P.O di Auser e il saluto di Massimo Castoldi direttore dalla Fondazione memoria della deportazione. Seguono gli interventi di: Eleonora Belloni, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università di Siena su “La Resistenza delle donne inizia dalla prima guerra mondiale”; Irene Magistrini della Casa della Resistenza di Verbania che parlerà su “La Repubblica partigiana dell’Ossola, 43 giorni di libertà”; Mimma Sprizzi, presidente di Auser di Gioia Tauro interverrà su “Teresa Gullace: la Resistenza come disobbedienza civile durante il fascismo”; Giacomina Castagnetti dell’Auser Castelnuovo Monti, ANPI Reggio Emilia “Testimonianza diretta di una partigiana di pianura”; Rita Innocenti assessora alla cultura e alle pari opportunità interverrà su “la storica resistenza delle donne”.
Concluderà i lavori Enzo Costa presidente Nazionale Auser.
In occasione del Convegno verrà rinnovato il protocollo di collaborazione fra Auser Nazionale e Anpi.