“Le vaccinazioni di massa sono l’unica difesa certa contro le malattie infettive. Non farle è un atto sconsiderato e ingiustificabile”. Così il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. “Ben 5 bambini su 100 sfuggono alla profilassi antipolio, tetano, difterite, epatite B, pertosse ed emofilo influentiae, somministrate con un’unica puntura – è l’allarme del ministro – Anche per anti morbillo, rosolia e parotite siamo andati malissimo, meno dell’86%. I genitori leggono su internet informazioni terroristiche senza fondamento tipo il legame tra antimorbillo e autismo. Si lasciano condizionare da falsità”. Ma non ci sarà nessuna radiazione per i medici che remano contro: “Neanche per idea – ribadisce Lorenzin – La facoltà di intervento spetta agli Ordini professionali nei termini che riterranno opportuni”. Quanto all’opportunità di tornare all’obbligo di presentare la certificazione vaccinale per l’iscrizione a scuola, “la richiesta viene dalla base – dice il ministro – dalle associazioni dei genitori allarmati dal rischio che i figli possano contrarre in classe infezioni anche mortali, come la meningite. È un tema che stiamo esaminando. Mi adeguerò alla decisione delle Regioni. Poi bisognerà cambiare in Parlamento la legge del 1999 che aveva abrogato l’obbligo”. E sul vaccino anti Hpv: “I ragazzini vanno protetti prima dell’inizio dei rapporti sessuali. I genitori non devono fare gli struzzi, la salute dei figli è prioritaria, dovrebbero andare oltre certe barriere culturali”. Le vaccinazioni, conclude Lorenzin, sono tutte di serie A: “I servizi pubblici offriranno gratuitamente in più rispetto al precedente calendario le dosi contro l’antimeningococco di tipo B, meno frequente e più grave del tipo C, già mutuabile. Arriva anche l’antivaricella. L’antipneumococco verrà dato anche agli over 65”.