È confermato che l’influenza tarda ad arrivare. L’attività dei virus influenzali è infatti ai livelli di base, con un’incidenza in Italia pari a 1,01 casi per mille assistiti. Questo è quanto emerge dall’ultimo bollettino Influnet redatto dei medici sentinella, secondo cui il numero di casi stimati nella settimana dal 30 novembre al 6 dicembre è pari a circa 61.000, per un totale dall’inizio della sorveglianza di circa 378.000 casi. “In quasi tutte le Regioni l’incidenza è sotto la soglia epidemica, tranne nella Provincia autonoma di Trento, in Emilia-Romagna, Umbria e Basilicata”. Più colpiti i bambini: nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 3,21 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 1,29 nella fascia 15-64 anni a 1,08 e tra gli over65 a 0,33 casi per mille assistiti.
Il basso numero di casi potenzia gli effetti della prevenzione vaccinale. Per questo motivo è consigliato ricorrere al trattamento contro lo pneumococco. Un killer silenzioso che ogni anno uccide oltre 5.000 pazienti over65. Una normale complicazione della sindrome influenzale stagionale che può essere agilmente evitata con una semplice iniezione. Rivolgiti al tuo medico per saperne di più. Le polmoniti batteriche possono essere sconfitte potenziando la prevenzione!