Dilaga la povertà fra i pensionati a Palermo e Trapani. A denunciarlo è la Fnp Cisl, secondo cui le pensioni al minimo, cioè al di sotto di 500 euro mensili, in Sicilia sono 435.699, e l’importo medio è di poco più di 600 euro per ben 337.1776 pensionati a Palermo e 114.647 a Trapani. Inoltre, le pensioni di invalidità nel capoluogo siciliano sono state 79.725 con un importo medio di 410 euro circa, ed a Trapani sono state 22.524 con un importo medio di 403 euro. “Sono gli ammortizzatori sociali delle famiglie – ha spiegato Mimmo Di Matteo, segretario Fnp Cisl Palermo-Trapani, aprendo i lavori del consiglio generale del sindacato -, bisogna rivedere tutto il sistema fiscale sulle pensioni, riducendolo al minimo e aumentando le esenzioni, devono inoltre essere utilizzate al meglio le poche risorse sociali a disposizione dei comuni per venire incontro alle tante esigenze di chi ha bisogno di assistenza sociosanitaria”. I pensionati rilanciano dunque la mobilitazione regionale e nazionale insieme a Cgil e Uil. La manifestazione unitaria nazionale Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilpensionati si terrà il 19 maggio a Roma per sollecitare una reale riforma del sistema previdenziale in Italia e misure certe a favore dei pensionati. Fra i temi al centro della riunione, le politiche socio-sanitarie per gli anziani, la tutela della reversibilità, l’abbassamento delle tasse sulle pensioni, l’adeguamento di queste al costo della vita e la flessibilità in uscita, senza la quale si blocca il mercato del lavoro.
HappyAgeing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo vede tra i suoi soci fondativi i tre sindacati confederali dei pensionati. Insieme vogliamo convincere la politica a occuparsi degli over65. Senza un piano di azione serio si rischia di farsi travolgere dalle conseguenze legate all’invecchiamento generale della popolazione italiana.