Centri di prenotazione preparati, agevolazioni fiscali a chi abbatte barriere architettoniche, adeguamento della cartellonistica, delle teche e dei percorsi nei musei e nelle aree monumentali ed archeologiche. Queste sono tre delle 15 richieste che l’Associazione italiana turismo responsabile (Aitr) consegna a Dario Franceschini, ministro per i Beni culturali e il Turismo, perché la filiera turistica nazionale sia effettivamente accessibile a tutti: persone con disabilità, anziani , bambini, malati. I 15 punti/richieste sono “a nostro avviso strategici e ci auguriamo che, al di là di quello sinora fatto, molto e di più si possa ancora realizzare, per costruire un asse strategico nazionale del settore turistico”, scrivono Maurizio Davolio, presidente, e Alessandro Napoli, referente tavolo per l’accessibilità di Aitr, a cui aderiscono un centinaio di realtà (tour operator, cooperative, fondazioni, associazioni) che si occupano di turismo. Secondo l’Aitr è fondamentale “sostenere e valorizzare centri di prenotazione e comunicazione on line e off line che promuovono e curano l’accessibilità nella filiera turistica”. Inoltre bisogna prevedere agevolazioni fiscali per quegli operatori turistici che decidono di rendere accessibili strutture e attività turistiche. Anche gli enti pubblici, gli enti locali e lo Stato devono fare la loro parte: innanzitutto adeguando “la cartellonistica nei musei e nelle attrattive monumentali dello Stato per l’effettiva fruizione da parte di tutti con la definizione di standard per la loro intelleggibilità (uso del codice braille, adeguamento dell’illuminazione, utilizzo di superfici non riflettenti, impiego di caratteri ingranditi e a contrasto…). Inoltre devono “adeguare musei, monumenti e aree archeologiche con la definizione degli standard di altezza per l’allocazione di teche ed opere esposte, per la fruizione di bambini e persone in carrozzina, e l’adeguamento di strumentazione e percorsi di fruizione per disabili sensoriali delle vista e dell’udito”. Nel documento Aitr propone anche che a livello locale siano creati referenti, commissioni e coordinamenti che si occupino di accessibilita’ delle strutture turistiche. E che siano poi verificati gli adeguanti annunciati. (Redattore Sociale)
Maggio 7, 2015