In Italia si registra un aumento delle malattie dell’apparato respiratorio. Numeri su cui incide anche l’aumento dello smog nelle grandi aree urbane. Negli ultimi tre anni sono cresciuti i casi di asma, bronchite, polmonite, tonsillite e tosse. È quanto rileva la Fimmg su un campione rappresentativo di 300mila assistiti di medici di famiglia. “In tre anni l’incidenza di nuovi casi per anno – ha evidenziato Paolo Misericordia, responsabile del Centro Studi Fimmg – è salita dal 12,62% al 15,69%. In particolare si registra un incremento negli ultimi tre mesi rispetto agli anni precedenti”. “Siamo molto preoccupati per i rischi legati al picco influenzale – hanno sottolineato i medici – Pioggia e freddo faranno diminuire i livelli dello smog, ma rischiano di creare un mix terribile per la salute dei nostri assistiti. In persone a rischio le patologie dell’apparato respiratorio possono andare incontro a pericolose complicanze in caso di infezione da virus influenzale. Per i malati cronici e per i soggetti a rischio l’unico modo di tutelarsi è quello di fare il vaccino”.
Il vaccino contro le infezioni causate dallo pneumococco rappresenta una valida arma contro una normale complicazione della sindrome influenzale. I pazienti over65 sono fisiologicamente esposti a questo pericolo. Il loro sistema immunitario è infatti naturalmente più debole rispetto a quello di un soggetto più giovane. Bastano pochi minuti e una semplice iniezione per evitare di correre un rischio inutile. Ogni anno sono oltre 5.000 i morti causati dalla polmonite pneumococcica. Prevenire è sempre la scelta giusta.