Lo sport è valido alleato per l’invecchiamento in salute. I consigli dell’Oms
Praticare almeno 150 minuti a settimana di attività fisica aerobica, dovrebbe essere obbligatorio per mantenere il benessere fisico e mentale della popolazione italiana di adulti ed anziani. Mentre per i giovani e i bambini la ricetta del benessere è di almeno 60 minuti al giorno di attività fisica da moderata a intensa. Sono queste le raccomandazioni dettate dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) nell’edizione della “Strategia per l’attività fisica OMS-2016-2020” per l’Europa, la cui edizione in Italia è stata curata, dall’Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti. L’Oms lancia l’allarme sull’inattivata sportiva come un fattore “responsabile di un milione di decessi l’anno in tutto il continente”. L’obiettivo è quello di far crescere i livelli di attività fisica tra adulti, anziani ma anche bambini, per il raggiungimento di altri tre obiettivi mondiali: “ottenere una riduzione relativa del 25% della mortalità precoce dovuta a malattie cardiovascolari, tumori, diabete o malattie respiratorie croniche; ottenere una riduzione relativa del 25% della prevalenza dell’ipertensione, oppure, a seconda della situazione nazionale, contenere la prevalenza dell’ipertensione; fermare l’aumento del diabete e dell’obesità”. Questi obiettivi sono condivisi anche dall”Uisp che con un convegno tenutosi stamani a Roma ha chiesto politiche pubbliche integrate per salute, urbanistica, ambiente e sport: “in questo modo può cambiare il volto delle città lo stile di vita delle persone”. E sempre sul tema dell’inattività. L’Oms fa un quadro della situazione tra i giovani: “L’aumento della sedentarietà di bambini e adolescenti desta allarme. Solo il 34% degli adolescenti europei di età compresa tra 13 e 15 anni è fisicamente attivo ai livelli consigliati dalle presenti linee guida. Ciò contribuisce – conclude l’Oms – all’aumento dei bambini sovrappeso ed obesi in Europa”.
L’Attività fisica adattata (Afa), secondo le convinzioni di HappyAgeing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, è una pratica ottimale per garantire un ageing in salute degli italiani over65. Per questo motivo, la SIMFER (Società italiana di medicina fisica e riabilitazione), socio fondativo di HappyAgeing, sta lavorando insieme per l’Alleanza per sensibilizzare le istituzioni e la classe medica.