Sezione: Anziani
Tornano i nonni di fronte alle scuole di Roma. Auser protagonista
Tornano i nonni di fronte a centodue scuole romane dopo la battuta d’arresto dello scorso anno scolastico. Riprende domani, al rientro dalle vacanze pasquali, l’iniziativa “Un amico per la città-I nonni di fronte alle scuole”. Sarà possibile grazie alle otto associazioni di volontariato (Anteas, Auser, AdaLazio, Arvuc, Fidam, Età Libera, Sant’Ignazio, Insieme per la solidarietà Roma1) che hanno vinto l’avviso pubblico indetto dal Dipartimento delle politiche sociali. I volontari saranno presenti davanti alle scuole durante gli orari di ingresso e di uscita e fino al termine dell’anno scolastico. “Un tassello importante per lo sviluppo di una cultura della solidarietà tra le generazioni nella nostra città – dice Francesca Danese, assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale, annunciando l’iniziativa – ma il coinvolgimento dei nonni non si esaurirà con questo progetto: andrà avanti con altri momenti di protagonismo, di valorizzazione delle esperienze e di recupero delle memorie dei quartieri”.
- 7 Aprile, 2015
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Il ministero della Salute lancia programma “Guadagnare in salute”
Il ministero della Salute pensa ai propri dipendenti e lancia un programma per favorire “l’invecchiamento attivo e in salute”. Il progetto “Guadagnare in salute” sarà illustrato domani dalle ore 10,00 alle ore 12,30 presso l’auditorum “Biagio D’Alba”, del Ministero della salute. L’inattività fisica è al quarto posto tra le principali cause di morte dovute a malattie croniche, quali disturbi cardiaci, ictus, diabete e cancro, contribuendo ad oltre 3 milioni di morti evitabili all’anno a livello mondiale. Negli anziani un’attività fisica regolare diminuisce il rischio di cadute e di fratture e protegge dalle malattie correlate all’invecchiamento, contribuendo ad accrescere la possibilità di vivere una vita autosufficiente. Il luogo di lavoro influenza direttamente il benessere fisico, mentale, economico e sociale dei lavoratori e, a sua volta, la salute delle loro famiglie, delle comunità e della società. Offrire un ambiente ideale, e opportunità per sostenere la promozione della salute dei lavoratori ha notevoli vantaggi, perché contribuisce alla riduzione della diffusione di malattie croniche legate a stili di vita scorretti e a contesti ambientali che non facilitano scelte salutari. Attraverso tale iniziativa, il Ministero, coerentemente con la sua “mission”, invia un chiaro messaggio ai suoi dipendenti e alla comunità ove opera, occupandosi attivamente della salute e della sicurezza dei suoi lavoratori.
- 7 Aprile, 2015
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La compagnia favorisce l’invecchiamento in salute
Aiutare gli anziani a sentirsi meno soli e ad essere meno isolati – magari anche solo con telefonate o visite domiciliari periodiche o con programmi a favore della vita comunitaria – potrebbe ridurre le visite mediche cui essi si sottopongono e anche quindi eventuali costi e prestazioni sanitarie impropri. Infatti uno studio condotto presso la University of Georgia, College of Public Health e pubblicato sull’American Journal of Public Health mostra che gli anziani che si sentono cronicamente soli vanno più spesso dal medico a farsi visitare. “Che la solitudine possa avere un ruolo negativo nella percezione di segni e sintomi di malattia da parte dell’anziano non c’è dubbio – commenta il presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria Nicola Ferrara – ed è credibile che il paziente si rivolga a chi gli sta più vicino che – se non ha parenti stretti – è spesso il proprio medico. Quando ciò si verifica la conseguenza è una prestazione sanitaria potenzialmente impropria che non risponde alle reale esigenze di salute del paziente e che potrebbe portare a eccesso di medicalizzazione con prescrizioni di esami e farmaci inutili”. Molti recenti studi hanno dimostrato che la solitudine – vera che sia o anche solo percepita dall’individuo – nuoce alla salute. Sicuramente, quindi, un anziano solo potrebbe avere realmente più problemi di salute e quindi, per questo, rivolgersi più di frequente al proprio medico. Ma i ricercatori Usa hanno anche voluto vedere se la solitudine in sé possa spingere l’anziano nello studio medico anche senza un reale motivo di salute, per esempio anche solo come scusa per avere un contatto umano. Per verificare questa ipotesi gli esperti hanno coinvolto oltre 3500 anziani e in due anni differenti (2008 e 2012) determinato con questionari ad hoc l”’indice di solitudine” di ciascuno. I ricercatori hanno confrontato i risultati dell’indice di solitudine col numero di visite mediche dell’anziano e visto che gli anziani che dichiaravano di sentirsi più soli e in modo cronico (cioè sia nel 2008 sia nel 2012) avevano preso un maggior numero di appuntamenti presso il proprio medico nel corso di ciascun anno. Quindi molte di queste visite possono essere state mosse dal mero bisogno di un contatto umano da parte dell’anziano, per cui “ben vengano tutti i programmi di socializzazione o di coinvolgimento dell’anziano in attività socialmente utili – conclude Ferrara – che fanno sentire meglio l’anziano producendo effetti positivi sulla sua salute, evitano eccesso di medicalizzazione” e da ultimo possono evitare spreco di risorse.
- 7 Aprile, 2015
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Auguri di Buona Pasqua
HappyAgeing-Alleanza per l’invecchiamento attivo vi porge un sentito augurio di buona Pasqua…
- 5 Aprile, 2015
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Il ministero della Salute promuove le vaccinazioni
Promozione della cultura delle vaccinazioni, di corretti stili di vita e di iniziative per aiutare ad individuare le disabilità, per favorire un sistema di rilevazione degli alunni e degli studenti che soffrono di disturbi come l’autismo e il loro inserimento con “pacchetti formativi” per gli operatori sanitari, al personale della scuola a alle famiglie. E poi una collaborazione che coinvolga il personale delle Asl o delle strutture accreditate al Servizio sanitario nazionale per realizzare piani educativi su misura, interventi per ottimizzare l’utilizzo di strumenti tecnologici per rendere i ragazzi con disturbi specifici più autonomi. Questi alcuni degli obiettivi di un protocollo di intesa per la tutela del diritto alla salute, allo studio e all’inclusione. Lo hanno firmato ieri pomeriggio davanti alle famiglie di ragazzi con autismo riunite al Maxxi per l’evento “I nostri figli sono opere d’arte” il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e quello dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini.
- 3 Aprile, 2015
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