Area Istituzionale

L’Italia spende troppo poco in prevenzione

Gli investimenti in prevenzione sono caduti vittima di diversi anni di tagli lineari. L’Italia sembra infatti aver speso il 3,7% della spesa pubblica corrente in programmi di prevenzione e salute pubblica nel 2013, stando ai dati OECD (rettificando in qualche modo il dato dello 0,5% diffuso lo scorso anno): una percentuale maggiore di diversi altri Paesi, ma certamente insufficiente: considerando il valore pro-capite, infatti, la spesa per la prevenzione in Italia, sempre secondo OECD, sarebbe pari a € 66,3 contro € 99,5 in Germania e € 131,0 in Svezia. Dell’insufficienza degli investimenti nel settore negli anni passati è prova che nel 2014, a livello nazionale, la copertura per le vaccinazioni pediatriche non ha raggiunto il 95% (soglia minima raccomandata nel Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale) per nessuno degli antigeni previsti, con difformità a livello regionale, e che le politiche sugli stili di vita sono praticamente ferme. Questi i dati contenuti nell’ultima versione del “Rapporti Crea”. Documento presentato ieri alla Camera dei deputati.

“Il controllo sui vaccini è completo e continuo”

La farmacovigilanza sui vaccini per legge deve essere completa e continua. Lo ha detto Nicoletta Luppi, presidente del gruppo vaccini di Farmindustria, durante un’audizione in commissione Affari sociali della Camera, specificando che “c’è l’obbligo di rispondere ai requisiti: tutte le segnalazioni vengono raccolte, inviate e seguono il percorso predisposto”. Le vaccinazioni sono importantissime, ha sottolineato, citando l’esempio della stagione 2014-2015 quando “sono stati registrati 485 casi gravi e 160 decessi da influenza. Solo il 7,6% dei casi gravi segnalati era vaccinato. Su 11 donne che erano in gravidanza al momento della segnalazione una di queste e’ deceduta, nessuna era vaccinata”. “La correlazione di questi decessi con l’influenza – ha detto – é certa, é chiara, é dimostrata. La correlazione di altri effetti avversi ad oggi non c’é”. “Se vaccinassimo tutti gli aventi diritto così come raccomandato da Oms andremmo a spendere circa 79 mln di euro ma ne andremmo a risparmiare in termini di costi diretti e indiretti legati all’influenza stessa ben 760”.

La Camera ha condotto una serie di audizioni sulle vaccinazioni

I vaccini sono stati al centro di una serie di audizioni promosse dalla commissione Affari sociali della Camera. Organo impegnato nella discussione di una risoluzione incentrata sul tema delle immunizzazioni e della prevenzione: atto di indirizzo presentato da diversi deputati del Partito democratico. I rappresentanti dell’Agenzia italiana del Farmaco hanno confermato che i dati in loro possesso confermano l’assoluta validità delle vaccinazioni. La Società italiana di Igiene – parterner di HappyAgeing – ha invece ricordato quanto sia importante abbattere le differenze tra le varie Regioni: disparità e particolarità che appaino sempre meno comprensibili in un’ottica di potenziamento della prevenzione. Gli esponenti della Federazione italiana dei medici di medicina generale hanno suggerito ai deputati di puntare sulla comunicazione. Il calo delle coperture vaccinali – secondo i camici bianchi – è infatti da ricollegare a una cattiva informazione. Urge portare avanti delle campagne di sensibilizzazione per vincere diffidenze e remore.

Piemonte, l’Ordine dei medici promuove e sostiene le campagne vaccinali

Stanno calando anche in Piemonte le vaccinazioni. Lo sostiene l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino che, nell’esprimere “forte preoccupazione” per il “pericoloso calo delle coperture vaccinali”, vuole “contrastare con decisione posizioni ideologiche e anti scientifiche che creano confusione ed espongono a reali pericoli la salute di bimbi e anziani”. Per questo motivo, l’Ordine – si legge in una nota – “sostiene con forza la massima adesione alle campagne vaccinali e continuerà a promuovere, come sempre ha fatto, l’aggiornamento e la sensibilizzazione dei medici in questo ambito al fine di raggiungere l’alta missione della promozione della salute”.

Toscana, l’assessore alla Salute si vaccina

L’assessore alla salute della Regione Toscana si è vaccinata contro il meningococco C. La vaccinazione stamani al padiglione 29, Igiene e sanità pubblica, della struttura di San Salvi. “Ho ritenuto che la testimonianza personale fosse importante – ha spiegato – La vaccinazione è l’unico strumento efficace per contrastare tante malattie: tra queste la meningite. E i benefici sono di gran lunga superiori ai rischi”. “Rinnovo il mio appello a fare la vaccinazione contro il meningococco C a tutti quanti rientrano tra le categorie per le quali è prevista, tra l’altro gratuitamente – dice ancora l’assessore – Vaccinarsi è un modo per proteggere se stessi e quanti ci stanno intorno”.

Le immunizzazioni sono raccomandate per tutti i cittadini over65. Basta una semplice iniezione per evitare gravi complicazioni. Una banale influenza può evolvere in polmonite batterica. Patologia che ogni anno uccide migliaia di anziani.

Partita la campagna di vaccinazione antinfluenzale. Il Ministero denuncia le differenze tra le Regioni

Parte da metà di ottobre a fine dicembre la campagna antinfluenzale del ministero per la stagione 2015-2016. L’influenza è una malattia che ricorre in ogni stagione invernale e può avere un andamento imprevedibile; ogni anno, impegna importanti risorse del Sistema sanitario nazionale. La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta gratuitamente:

• alle donne che si trovino nel 2° e 3° trimestre di gravidanza durante il picco epidemico

• a tutti i soggetti a rischio di complicanze per patologie pregresse o concomitanti

• ai soggetti di età pari o superiore ai 65 anni

• agli operatori sanitari che hanno contatto diretto con i pazienti

• altri soggetti a rischio, il cui elenco è contenuto nella Circolare Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2015-2016.

Il vaccino è, comunque, indicato per tutte le persone che desiderino evitare di contrarre il virus e si può acquistare nelle farmacie con ricetta medica. È bene informarsi su quando realmente partirà l’offerta nelle varie regioni, in quanto l’avvio della campagna non è uniforme sul territorio nazionale e dipende, in genere, dal momento in cui il vaccino viene reso disponibile alle singole Asl. Anche le modalità di distribuzione e somministrazione dei vaccini possono essere diverse e coinvolgono una pluralità di attori.

Uno degli obiettivi di HappyAgeing è rappresentato dalle differenze nell’erogazione delle vaccinazioni tra una Regione e l’altra. I cittadini anziani dovrebbero inoltre vaccinarsi contro lo pneumococco. Una semplice iniezione che evita che la sindrome influenzale stagionale possa degenerare in gravi complicanze. Ogni anno sono diverse migliaia le morti evitabili registrate.