Il comune di Milano tende la mano agli anziani soli e sfrattati
Il comune di Milano si attiva per essere più vicino alle esigenze degli anziani soli sfrattati. L’amministrazione meneghino ha pubblicato un bando pubblico per la ricerca di nuclei familiari disponibili ad ospitare nella proprie abitazioni famiglie in condizioni di vulnerabilità a seguito di emergenze sociali. L’ospitalità avrà carattere temporaneo e potrà durare fino ad un massimo di 6 mesi. Le famiglie ospitanti dovranno essere residenti a Milano e dovranno avere la disponibilità, nella propria casa, di una stanza possibilmente con bagno dedicato e un arredo minimo per il deposito di abiti e beni d’uso personale degli ospitati. Saranno ammesse proposte di ospitalità anche da parte di famiglie che conoscono il nucleo in difficoltà, ma senza avere legami di parentela (ad esempio potranno essere vicini di casa). Ogni famiglia ospitante riceverà da 350 a 400 euro al mese (a seconda del numero di persone componenti la famiglia accolta) come contributo per il sostegno delle spese di vitto e di alloggio. È previsto il coinvolgimento di un numero iniziale di quaranta nuclei familiari.
Le famiglie saranno individuate dagli assistenti sociali del Comune tra quelle già seguite o segnalate dalle famiglie che si candideranno per l’accoglienza. La presentazione della candidatura a “famiglia accogliente” potrà avvenire presso l’ufficio protocollo della Direzione Politiche Sociali e Cultura della Salute in Largo Treves, 1 (dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 13:45 alle ore 15:15 dal lunedì al venerdì) oppure con raccomandata con ricevuta di ritorno o, infine, a mezzo posta elettronica all’indirizzo di posta elettronica dc.politichesocialiesalute@comune.milano.it .
HappyAgeing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo saluta con piacere l’iniziativa del comune di Milano. I sindaci e le Giunte comunali conoscono da vicino i problemi che affliggono i cittadini più anziani. Persone spesso sole e in condizioni di particolare disagio. Un’attenta politica volta a garantire l’invecchiamento in salute non può prescindere dal dare risposte agli ultimi.