L’ammonimento dagli USA: “I cambiamenti climatici mettono in pericolo la salute”
Il cambiamento climatico avrà “conseguenze devastanti” per la salute umana. A meno che non si interverrà al più presto con un’azione aggressiva a livello globale per ridurre le emissioni di gas serra. A scendere in campo sono i medici dell’American College of Physicians (Acp), in un nuovo documento politico pubblicato oggi sugli “Annals of Internal Medicine”. “L’American College of Physicians chiede ai medici di aiutare a combattere il cambiamento climatico, promuovendo efficaci politiche di adattamento ai cambiamenti del clima, contribuendo a “dar vita a un settore sanitario a basso tenore di carbonio, ed educando le comunità sui potenziali pericoli per la salute derivanti proprio dai cambiamenti climatici”, ha detto presidente dell’Acp, Wayne J. Riley. “Dobbiamo agire ora, per proteggere la salute dei componenti più vulnerabili della nostra comunità – compresi i nostri figli, i nostri anziani, le persone con malattie croniche e i bisognosi – perché il nostro clima sta già cambiando e le persone vengono già danneggiate” dal clima pazzo. Più alti tassi di malattie respiratorie e di patologie legate alle ondate di calore, un aumento della prevalenza di malattie trasmesse dagli insetti, infezioni legate ad acqua e cibo non sicuri e malnutrizione sono fra i potenziali effetti sulla salute dei cambiamenti climatici, secondo gli esperti Usa. Con anziani, malati e poveri particolarmente vulnerabili. E proprio i medici possono avere un ruolo importante, dice l’Acp. Anche tenendo conto del fatto che il settore sanitario è classificato al secondo posto per consumo di energia, dopo l’industria alimentare (con circa 9 miliardi di dollari l’anno di costi energetici in Usa). Non solo visite e controlli mirati. “I medici possono anche svolgere un ruolo” concreto, “adottando interventi per l’efficienza energetica e il consumo razionale di acqua, utilizzando energia rinnovabile, espandendo i programmi di riciclo, l’utilizzo di basse emissioni di carbonio o il trasporto a emissioni di carbonio zero”, ha detto Riley. Insomma, i medici moderni debbono informarsi sul cambiamento climatico, i suoi effetti sulla salute umana, e su come rispondere alle sfide del futuro. Ecco perché l’Acp invita le Scuole di medicina e chi fa formazione in questo campo a inserire corsi sui cambiamenti climatici nei programmi di studio. Un invito che non si limita ai medici americani e al Governo Usa, ma si rivolge anche ai colleghi internazionali, sollecitati a intervenire nei propri Paesi “per chiedere dei cambiamenti e ridurre l’impatto dei sistemi sanitari sul clima”.
Una buona politica volta al raggiungimento di un autentico invecchiamento attivo non può non tenere in debita considerazione i cambiamenti climatici e il loro impatto sull’ecosistema.