Divario generazionale “abissale” nel web in Italia con i giovani che usano massicciamente Internet (91,9%) e si informano principalmente sulla rete e i più anziani che usano poco la rete (27%) e continuano a preferire i canali informativi tradizionali come quotidiani e telegiornali. È quanto emerge dal dodicesimo Rapporto del Censis sulla comunicazione. Tra i più giovani, si legge nello studio, al primo posto nella gerarchia delle fonti si colloca Facebook come strumento per informarsi (71,1%), al secondo posto Google (68,7%) e solo al terzo posto compaiono i telegiornali (68,5%), con YouTube che non si posiziona a una grande distanza (53,6%) e comunque viene prima dei giornali radio (48,8%), tallonati a loro volta dalle app per smartphone (46,8%). Solo circa un giovane su quattro si informa con i quotidiani (il 27,5%) quota ampiamente inferiore a quella degli ultrasessantacinquenni (il 54,3%). In generale le prime cinque fonti di informazione usate dagli italiani sono: i telegiornali (utilizzati dal 76,5% per informarsi), i giornali radio (52%), i motori di ricerca su internet come Google (51,4%), le tv all news (50,9%) e Facebook (43,7%). Aumento record dell’utenza delle tv all news, in crescita del 34,6% rispetto al 2011, Facebook +16,9%, le app per smartphone +16,7%, YouTube +10,9% e i motori di ricerca guadagnano il 10% dell’utenza di informazione. Rimangono quindi una priorità le azioni per educare i cittadini over65 all’utilizzo di Internet e delle nuove tecnologie informatiche. Strumenti e applicazioni che ormai possono favorire anche il rapporto con la Pubblica amministrazione e l’accesso alle prestazioni sociali.