“Ogni punto percentuale in meno sul tasso di sedentarietà fra la popolazione fa guadagnare 200 milioni di euro a livello di Pil. Si presuppone infatti che in questo modo le persone stiano meglio, e ricorrano meno agli ospedali e quindi alla spesa pubblica”. A evidenziarlo è stato Giovanni Malagò, presidente del Coni. “Abbiamo una missione sacra – ha aggiunto il numero uno del Coni – che è quella di portare la gente a fare sport. Poi, se in mezzo c’è chi vince anche una medaglia olimpica, tanto di guadagnato. C’è ancora tanta strada da fare e la stiamo facendo. Anche la correlazione fra attività sportiva e benefici nei soggetti con problemi di salute è ormai dimostrata. E c’è una formidabile correlazione anche di carattere economico: ogni punto percentuale” in meno di sedentarietà, “impatta per 200 mln di euro sul Pil”. Quanto agli interventi necessari, Malagò ha fatto notare: “A Bolzano due terzi della popolazione fa sport, in Campania su 6 milioni di abitanti siamo a meno del 20%. Ci sono quindi eccellenze, come ci sono dei disastri. Ma dal 2013 al 2014 abbiamo migliorato di due punti la sedentarietà e di due punti anche l’obesità, e ci sono prospettive importanti con il progetto “Buona scuola” dove noi investiamo 10 mln di euro: tra gli 11 e i 14 anni abbiamo la fascia con più criticità, dove solo la Grecia è peggio di noi. Dopo va meglio, e da anziani gli italiani sono ormai quasi i primi della classe quanto ad attività sportiva”.
Aprile 15, 2015