Un’interpellanza presentata alla Camera chiede al Ministro Speranza come intenda affrontare l’emergenza
Nelle residenze per anziani, a causa della diffusione del COVID-19, la situazione è divenuta drammatica. Come tutte le ricerche e i dati oggettivi dimostrano, i più esposti alla minaccia del virus sono proprio gli anziani: circa il 60 per cento dei malati ha un’età superiore a 60 anni. Inoltre, il 99 per cento dei decessi avviene in persone con più di 60 anni e con patologie di base multiple. In Italia un anziano su dieci è ricoverato in una residenza sanitaria assistenziale(pubblica o privata e accreditata) oppure è ospitato in case di cura: in questi giorni moltissime di queste residenze per anziani, dal nord al sud del Paese, si stanno trasformando in focolai e piccoli lazzaretti.
A Nerola, ad esempio, non si entra e non si esce da oltre 24 giorni, perché qui, nella casa di riposo Santissima Maria Immacolata, 16 operatori su 40 sono risultati positivi al Coronavirus e con loro anche 56 degenti sui 63 ospitati dalla struttura. Ma non è un caso isolato, da Milano, Lecco, Brescia, Bergamo, a Roma e Messina, passando per Cremona, Foggia, Lecce, Civitavecchia, Rieti, Cingoli e Pesaro: tante sono le residenze sanitarie assistenziali e le case di riposo che stanno registrando un’impennata di contagi. Nei giorni scorsi a Torino è deceduto un medico di famiglia (il 18esimo su scala nazionale) che era in pensione, ma prestava servizio in una casa di riposo.
Alla luce di questi dati, il 31 marzo il deputato Maurizio Lupi e altri dieci firmatari hanno presentato alla Camera un’interpellanzaal Ministro della Salute Roberto Speranza, per sapere quali iniziative intenda assumere per affrontare la situazione con strumenti adeguati e – si legge nel documento – per arginare questa sorta di “deriva fatalista” in cui sembra che l’anziano non abbia lo stesso diritto alla salute di tutti i cittadini.
A riprova della gravità dell’emergenza, i firmatari hanno ricordato l’accorato appello lanciato dall’Associazione nazionale strutture terza età (ANASTE) per reperire mascherine chirurgiche monouso o di qualsiasi altro tipo e camici monouso. “Siamo presidenti, direttori, coordinatori, operatori sanitari e assistenziali delle case di residenza per anziani. Siamo quelli in trincea a combattere una battaglia senza dispositivi. Ne abbiamo un disperato bisogno. Da ormai tre settimane abbiamo scritto alla Regione, all’ASL di Bologna, al Comune e alla Protezione Civile per segnalare l’urgente necessità”.
L’interpellanza si conclude con le parole di Papa Francesco, che cita a sua volta Benedetto XVI: “La qualità di una società, vorrei dire di una civiltà, si giudica anche da come gli anziani sono trattati e dal posto loro riservato nel vivere comune”.