Fino a un anziano su 4 soffre di una qualche forma d’ansia, la realtà virtuale al pc potrebbe aiutare queste persone a vincere il proprio disturbo comodamente da casa e senza farmaci. Resa nota sulla rivista International Psychogeriatrics, è la proposta di Sébastien Grenier, Università di Montréal, che ha avviato uno studio pilota sulla terapia virtuale su anziani con ansia legata alla propria salute. La terapia consiste nel presentare al pc scene raffiguranti i motivi di ansia del paziente, per esempio quella di sentirsi male, aiutandolo così a ridimensionare la portata degli stimoli ansiogeni. Sono numerosi i motivi di ansia nell’anziano, spiega Grenier all’ANSA, che deve adattarsi a una serie di perdite e cambiamenti (ad esempio perdita di memoria, malattie, la morte del coniuge). “Alcuni anziani non hanno sufficienti energie per fronteggiare tali cambiamenti e rischiano di sviluppare ansia e depressione. Anche la paura della solitudine può scatenare l’ansia – aggiunge – come tante altre paure quali quella di ammalarsi e di perdere la propria autonomia”. Ci sono anche ragioni fisiologiche che rendono l’anziano incline all’ansia: in condizioni di stress normalmente aumentano adrenalina, noradrenalina e cortisolo (ormoni dello stress) in circolo, ma il corpo dell’anziano torna più lentamente ai livelli base di queste molecole, quindi, una volta estinta la fonte di stress, resta esposto a rischio di stati d’ansia prolungati. Inoltre, spiega Ferdinando Pellegrino, psichiatra della Asl di Salerno, l’ansia può essere l’effetto avverso di farmaci. Anche malattie come il diabete possono indurre stati d’ansia. Cosa fare? Prima di tutto un’attenta diagnosi, spiega Pellegrino, che escluda la presenza di demenze (ansia e depressione possono essere in realtà segni precoci di disturbi neurocognitivi). Poi, prima di prescrivere ansiolitici si possono tentare altre vie. Una è la terapia cognitivo-comportamentale in cui bisogna immaginare le proprie paure per ridimensionarle. Ma l’anziano ha difficoltà a lavorare di immaginazione e a fare pensieri astratti, spiega Greiner, di qui l’idea di una terapia con la realtà virtuale, ovvero la creazione al pc di ambienti virtuali che mimino le situazioni di vita reale scatenanti paure e ansia (ad esempio la sala d’attesa di un ospedale che scatena ansia legata alla salute di cui soffre almeno il 10% degli anziani). (ANSA).
Febbraio 20, 2015