Anna Odone, componente del comitato scientifico di HappyAgeing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo e ricercatrice dell’Università degli Studi di Parma, ha partecipato alla tredicesima conferenza mondiale della International Federation on Ageing-IFA. Organizzazione non governativa, avente lo status di osservatore presso le Nazioni unite, con cui HappyAgeing si onora di collaborare. L’importante simposio internazionale, ospitato a Brisbane (Australia) dal 21 al 23 giugno.
La ricercatrice, a nome anche della Società italiana di Igiene e medicina preventiva, ha presentato uno studio sulle politiche vaccinali italiane. Indagine basata sugli effetti ottenuti attraverso la declinazione delle direttive contenute nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2012-2014. L’output non è stato ritenuto sufficiente per i bisogni della popolazione anziana: le conclusioni dello studio suggeriscono infatti di aumentare il numero di vaccini erogati sul territorio nazionale e di potenziare la quota di investimenti dedicata alle politiche di prevenzione. Solo in questo modo sarà possibile aumentare l’aspettativa di vita in salute dei cittadini italiani. Le immunizzazioni devono essere un pilastro delle politiche destinate a garantire un ageing attivo e in salute. Così come imposto dalle raccomandazioni della Commissione europea. Evidenze che non possono essere trascurate dai decisori pubblici.