I costi diretti e indiretti legati all’influenza sono superiori a 760 milioni di euro. A dirlo è stata Farmindustria durante un’audizione di fronte alla commissione Affari sociali della Camera. Secondo i rappresentanti delle case farmaceutiche per dimostrare l’utilità delle vaccinazioni è sufficiente un solo dato. Se l’Italia dovesse seguire le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità – procedendo quindi a tutte le vaccinazioni raccomandate – spenderebbe solo 79 milioni di euro. Una cifra irrisoria se comparata al danno sociale prodotto ogni anno dalla sindrome influenzale. Non si deve pensare solo a milioni di soggetti costretti a letto. Starnuti, raffreddori e dolori muscolari causano un serio danno all’economia nazionale e alle casse degli enti previdenziali. Ci sono poi gli “effetti collaterali” rappresentati dalle migliaia di decessi evitabili. Ogni anno sono tanti gli anziani uccisi dalle complicazioni dell’influenza. Per limitare i danni sarebbe sufficiente sottoporsi al vaccino contro lo pneumococco. Agente patogeno responsabile della maggior parte delle polmoniti batteriche.