“Gli anziani italiani potranno ottenere sicuri benefici dall’approvazione della legge contro lo spreco alimentare, appena licenziata alla Camera e che ora dovrà ricevere il via libera definitivo del Senato. Gli indigenti, e tra questi i sempre più numerosi over65 in condizione di povertà, potranno contare su un potenziamento della raccolta degli alimenti invenduti e in scadenza, nei mercati e nella grande distribuzione, incidendo così sul piano economico, ecologico e della dignità di un Paese civile, anche con il contributo delle tante realtà del Terzo settore”. Così Marco Magheri, direttore di HappyAgeing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, commenta il contenuto della legge contro lo spreco alimentare. “L’Italia ha così la possibilità così di arginare quello che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva definito lo scorso anno un insulto alla società. – continua Magheri – L’istituzione del Tavolo sulle indigenze previsto dalla nuova legge ci vede molto soddisfatti e daremo il nostro contribuito per educare i cittadini, giovani e anziani alla cultura della alimentazione sana e senza sprechi: solo in Italia ogni anno finisce nei rifiuti cibo per un valore equivalente a 12 miliardi di euro, quasi la metà del quale sprecato tra le mura domestiche”.
“In Italia sono milioni gli anziani che non si alimentano correttamente. Una condizione che aumenta a dismisura in quelle fasce di popolazione indigenti. Le nuove norme saranno un valido aiuto per contrastare i danni causati da una alimentazione carente indotta dalla povertà”, questa l’opinione di Michele Conversano, presidente di HappyAgeing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo. “Sono ancora troppi gli anziani che non hanno chiaro il ruolo chiave giocato dal mangiare sano nel migliorare una serie di funzioni corporee, da quelle cognitive, alla vista, al sistema immunitario – conclude Conversano – La nutrizione è un’arma potentissima in tema di prevenzione e invecchiamento in salute. Bastano pochi accorgimenti per limitare l’incidenza e le conseguenze di patologie come il diabete e l’ipertensione. Benefici che negli anziani si registrano anche nel breve periodo. Così come dimostrato da tantissimi studi”.