La sindrome influenzale stagionale viaggia verso il suo picco. Boom di contagi che quest’anno dovrebbe arrivare con qualche settimana di ritardo rispetto agli scorsi di anni. Fenomeno figlio di temperature più alte delle medie del periodo e di un ritardo nella comparsa dei primi contagi. Condizioni ottimali per potenziare gli effetti delle vaccinazioni e aggirare inutili pericoli. Rimandare per troppo tempo le immunizzazioni rischia infatti di minarne alle fondamenta le potenzialità. Per i soggetti anziani il solo vaccino antinfluenzale può non essere sufficiente. Gli igienisti – accompagnati da validissimi studi scientifici – consigliano infatti di effettuare anche il vaccino contro le polmoniti pneumococciche. Il batterio è responsabile di pericolosissime infezioni che ogni anno uccidono oltre 5.000 pazienti con più di sessantacinque anni di età. Una strage silenziosa figlia delle normali complicazioni della sindrome influenzale. Il sistema immunitario delle persone anziane è infatti fisiologicamente indebolito dal passare del tempo e dalla presenza di alcune patologie croniche.
Per ricorrere al vaccino contro lo pneumococco non è necessario rientrare in una delle “categorie a rischio”. Chiedi al tuo medico o alla tua Asl come fare. Basta una semplice iniezione per evitare rischi inutili. In diverse Regioni il trattamento è totalmente gratuito.
Vacci. Vacci a vaccinarti!