Nonostante, lo scorso anno, circa 90 articoli avessero parlato dei presunti decessi dovuti al vaccino antifluenzale Fluad, “tutti i risultati dei test effettuati” hanno poi dimostrato la “conformità del prodotto”. Pertanto l’incremento delle segnalazioni, che aveva contribuito a diminuire le vaccinazioni contro l’influenza, è attribuibile solo “alla maggiore sensibilità mostrata da parte degli operatori sanitari e della popolazione generale, anche a causa dell’allarmismo diffusosi nei media”. A ricordare i danni di una cattiva comunicazione è stato il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, rispondendo a due interrogazioni presentate, in Commissione Affari Sociali della Camera, dai deputati Federico Gelli e Maria Amato (Pd). Complessivamente – si legge nella risposta – “sono stati pubblicati 90 articoli che hanno riportato la notizia della sospensione del vaccino Fluad e dei tre decessi sospetti segnalati”. Tuttavia, il ministero della salute, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), “sulla base delle risultanze, hanno sin dall’inizio della vicenda invitato tutti i soggetti interessati a continuare a sottoporsi alla vaccinazione, onde evitare di andare incontro alle complicanze di questa malattia infettiva, che ogni anno causa circa 8.000 decessi in Italia, in particolare sopra i 65 anni”. Per questo, ha ricordato De Filippo, grazie all’avvio di una campagna di comunicazione, garantita attraverso bollettini diffusi più volte al giorno e comunicati stampa, sono stati successivamente pubblicati “141 articoli che hanno sottolineato la bontà dei vaccini, la necessità di vaccinarsi, le valutazioni effettuate in sede europea e i risultati negativi delle analisi sui lotti sospesi”.