Chiamato Efluelda, fornirà una migliore protezione agli ultra 65enni, la popolazione a maggior rischio di gravi complicanze come polmonite, eventi cardiovascolari e ictus
Nella prossima stagione autunnale le vaccinazioni contro influenza e pneumococco saranno cruciali per la tenuta del sistema sanitario, in caso di una nuova ondata di Coronavirus. Se per il COVID-19 un vaccino non è stato ancora sviluppato, nell’ambito dell’influenza ci sono già delle novità: una di queste è il vaccino quadrivalente Efluelda, che a poche settimane dall’autorizzazione in Europa ha ottenuto il via libera all’immissione in commercio anche in Italia e sarà disponibile per la distribuzione nel nostro Paese già a partire dalla prossima stagione influenzale.
Sviluppato da Sanofi Pasteur (la divisione vaccini del gruppo francese), Efluelda fornirà una migliore protezione agli ultra 65enni, che rappresentano la popolazione a maggior rischio di gravi complicanze correlate all’influenza come polmonite, eventi cardiovascolari e ictus. Nella sua formulazione trivalente, il vaccino ha un’esperienza di più di dieci anni di utilizzo negli Stati Uniti e in Canada. Il suo alto dosaggio – con una quantità di antigene quattro volte superiore rispetto al vaccino quadrivalente a dosaggio standard – garantisce una migliore efficacia e protezione, come comprovato in uno studio randomizzato su larga scala, al quale si è aggiunta una sperimentazione che ha coinvolto anche due Centri italiani.
In questo trial, il vaccino ha dimostrato di fornire un’efficacia superiore rispetto al vaccino antinfluenzale a dosaggio standard negli adulti di età pari o superiore a 65 anni. Questo studio ha valutato quasi 32.000 adulti in questa fascia di età nel corso di due stagioni influenzali, negli Stati Uniti e in Canada. I risultati hanno dimostrato che ha prevenuto il 24% in più di casi di influenza confermata rispetto al vaccino a dosaggio standard, a prescindere da quale fosse il ceppo influenzale circolante, e hanno hanno documentato un buon profilo di sicurezza. Numerosi studi – su più di otto stagioni influenzali con oltre 24 milioni di individui ultra 65enni – hanno inoltre confermato la sua protezione superiore contro le complicanze influenzali, come il ricovero cardio-respiratorio, per polmonite e per tutte le cause, anche se l’impatto è risultato variabile a seconda della stagione influenzale considerata.
“È il primo e unico vaccino quadrivalente anti-influenzale ad alta immunogenicità indicato dai 65 anni di età. Conta su solidi dati clinici, inclusi numerosi studi osservazionali in real world”, ha commentato Giovanni Checcucci Lisi, responsabile medico Sanofi Pasteur in Italia. “Siamo orgogliosi della rapidità con cui siamo riusciti a mettere questo ulteriore e importante strumento di prevenzione a disposizione della salute pubblica del nostro Paese. Esso permetterà una maggiore protezione in soggetti che, per il fisiologico fenomeno di immunosenescenza, hanno bisogno di vaccini specifici, a maggior ragione in una stagione influenzale come la prossima in cui molto probabilmente circoleranno altri virus respiratori come COVID-19. Ha dimostrato infatti un’efficacia superiore nel prevenire ricoveri ospedalieri negli anziani che corrono un rischio maggiore di complicanze, evitando anche eventi cardiovascolari e quadri di polmoniti”.
“Come Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Genova abbiamo contribuito allo sviluppo clinico del vaccino Efluelda partecipando come centro sperimentatore italiano al trial clinico autorizzativo europeo”, ha aggiunto Giancarlo Icardi, professore ordinario di Igiene all’Università di Genova. “Abbiamo contribuito quindi alla realizzazione di ulteriori evidenze scientifiche a sostegno di questo strumento destinato a migliorare la protezione della popolazione over 65 anni verso la malattia influenzale e le sue complicanze”.