Dall’analisi dei dati dei registri di sorveglianza sanitaria inglesi è emerso che la co-infezione dei due virus aumenta più del doppio la mortalità rispetto a quanto si osserva in seguito all’infezione da solo Covid-19
Le persone che contraggono sia l’influenza stagionale che l’infezione da nuovo coronavirus avrebbero il doppio delle probabilità di avere un esito infausto rispetto a quelle che hanno solo il Covid-19. A dirlo è uno studio condotto dalla Public Health England (PHE), pubblicato in versione preliminare sulla piattaforma medRxiv, che ha analizzato i casi che si sono verificati in Inghilterra negli ultimi mesi della stagione influenzale 2019-2020. I dati sono stati presentati in occasione del lancio della nuova e più ampia campagna vaccinale antinfluenzale inglese, che quest’anno coinvolgerà più di 30 milioni di persone.
Le interazioni possibili tra virus influenzali e Covid-19 non sono tuttora ben chiare, ma sin dall’inizio della pandemia sono stati riportati casi che mostravano esiti clinici peggiori in pazienti con co-infezione (virus stagionale e Covid-19). Lo studio inglese ha valutato se l’infezione imputabile ai due virus potesse essere associata a un esito più grave, come la morte, la necessità di cure ospedaliere, il ricovero in terapia intensiva o la ventilazione artificiale.
I soggetti inclusi nello studio sono stati estratti dai registri di sorveglianza sanitaria nazionale considerando il periodo tra gennaio e aprile 2020, ovvero a cavallo tra l’ultima ondata influenzale e i primi casi di coronavirus registrati in Gran Bretagna. In totale sono stati considerati più di 19 mila individui. Di questi, 58 erano positivi a entrambe le infezioni, 992 avevano solo l’influenza, più di 4 mila erano positivi al Covid-19, e i restanti erano negativi a entrambi i virus. Analizzando i dati relativi alla mortalità è risultato che le persone co-infettate avevano una probabilità di morte 2,27 volte più alta rispetto a quelle che avevano contratto solo il nuovo coronavirus, e 5,92 volte maggiore rispetto a chi non era stato infettato da nessuno dei due virus. Risultati simili sono stati ottenuti anche valutando gli scenari più gravi con ricovero in terapia intensiva e ventilazione artificiale.
Secondo gli autori i risultati dello studio suggerirebbero possibili effetti sinergici delle infezioni nelle persone contagiate da entrambi i virus, con un impatto significativo sulla mortalità. Jonathan Van-Tam, vice-consigliere medico del Governo inglese, ha così commentato lo studio della PHE: “Abbiamo ora delle evidenze che suggeriscono chiaramente che la co-infezione con il virus influenzale e il Covid-19 produce risultati negativi. Una di queste malattie è attualmente prevenibile con il vaccino, ed è questo il punto davvero importante“.
di Carmela De Stefano