Attraverso un fondo annuo di 25 milioni si vuole incentivare la cittadinanza attiva, l’attività fisica e combattere l’isolamento
Ci sono passi avanti nell’iter della proposta di legge «Misure per favorire l’invecchiamento attivo attraverso iniziative di utilità sociale e di formazione permanente» (C. 2620) che ha come prima firmataria l’On. Marialucia Lorefice (M5S), Presidente della XII Commissione Affari sociali della Camera. Mercoledì 3 marzo infatti la proposta è stata assegnata proprio alla XII Commissione Affari sociali che dovrà esaminarla: è un primo passo di quello che sarà il cammino, non si sa ancora di quale durata, di questa proposta. La proposta di legge, indirizzata ai soggetti che abbiamo compiuto i 65 anni di età, propone uno stanziamento di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022 da utilizzare per diverse attività a livello nazionale, tutte legate alle tematiche dell’invecchiamento attivo.
Solo per citare alcuni dei punti toccati dalla proposta di legge si propone di prevedere un rimborso spese per gli anziani che mettano il loro impegno civile nella realizzazione di progetti sociali di volontariato, da riconoscere sotto forma di buoni per i pasti e per i trasporti, nonché a crediti sociali fruibili per l’accesso a servizi vari. Viene previsto un sostegno alle università della terza età, si promuovono protocolli tra enti locali, aziende sanitarie locali, organizzazioni di volontariato e associazioni che favoriscano corretti stili di vita, l’educazione motoria e la prevenzione delle patologie e, al fine di contrastare la solitudine e di limitare il più possibile l’isolamento delle persone anziane e il ricovero in strutture di cura residenziali sono favoriti gli strumenti di prossimità e di socialità, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.