La corretta alimentazione fa bene al cervello, al cuore e aiuta a garantire un invecchiamento in salute. La dieta mediterranea ha poi un sicuro impatto neurologico. “La pastina e il brodino? No, quelle le mangiano gli ammalati. Noi stiamo bene, non abbiamo problemi di salute e a pranzo prepariamo pasta, quando è possibile fatta in casa come fusilli e cavatelli, con pomodoro fresco, coltivato e raccolto nei nostri terreni”. Questo il menù ideale della signora Giovannina, 85 anni, e della signora Maria, 90, vivaci anziane di Pioppi di Pollica (Sa), testimonianza vivente dello scopo del workshop: “Dentro la neurologia del territorio – Workshop point of care su epilessia, Parkinson, Alzheimer e depressione”, svoltosi a Pollica (Sa), organizzato da Ainat (Associazione dei neurologi ambulatoriali) e ideato e curato dal Gennaro Barbato, responsabile scientifico insieme a Pasquale Alfieri e a Gennaro Cascone, di cui una sessione è stata dedicata alla dieta mediterranea, nei territori laddove la ricerca scientifica del luminare americano Ancel Keys ha avuto origine e si è sviluppata. “Il segreto della nostra longevità? Tanto lavoro nei campi e una sana alimentazione con i prodotti della nostra terra, a partire dalla colazione”, hanno rimarcato le lucidissime Giovannina e Maria, il cui stile di vita, insieme a quello dei cosiddetti grandi anziani del luogo, è ormai oggetto di studi e ricerche in tutto il mondo, al punto che ad Expo 2015 a Milano la Regione Campania portò come esempio di ambiente sano e incontaminato i nonni del cilento cresciuti secondo i canoni della dieta mediterranea. “Riunendoci a Pollica, abbiamo voluto rendere omaggio alla dieta mediterranea e ai suoi effetti benefici anche nella prevenzione delle patologie neurologiche – ha spiegato Barbato – L’ottimo stato di salute delle nonnine è un ulteriore riscontro, dal punto di vista pratico, degli studi scientifici sul rapporto tra longevità, sana alimentazione e qualità della vita. Mente sana in corpo ben nutrito, si potrebbe sintetizzare parafrasando un antico adagio latino”. Durante il workshop, è stato fatto il punto sulle attività di Ainat.
HappyAgeing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo è decisa a lavorare sulla diffusione di un’educazione alimentare destinata agli over65. Bastano pochi accorgimenti quotidiani per tutelare salute e benessere.