L’influenza è un pericolo concreto. La sindrome stagionale è in agguato proprio in queste settimane, come alcune delle sue pericolose complicazioni. L’anno scorso sono stati oltre sei milioni gli italiani costretti a letto da raffreddore, tosse, dolori muscolari e turbe gastriche. Alcuni di questi sono però andati incontro a pericolose evoluzioni del quadro clinico. Una delle più temibili è rappresentata dalla comparsa di una polmonite batterica. Lo pneumococco attenta infatti alla salute degli italiani che contraggono una (mai) banale influenza. Un rischio soprattutto per le persone con più di 65 anni di età; il loro sistema immunitario si trova infatti in una condizione di fisiologica debolezza. Ogni anno sono oltre seimila le vittime di questo killer silenzioso, morti di cui spesso non si trova traccia né sui quotidiani né sui siti internet di informazione. Eppure, il livello di pericolo non è trascurabile. Una condizione che danneggia non solo la salute degli over65 e dei loro cari ma anche le finanze del Servizio sanitario nazionale. Questo perché sono spesso deficitarie le politiche in materia di prevenzione vaccinale. Per questo motivo, HappyAgeing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo chiede ai decisori pubblici di investire di più sul fronte delle immunizzazioni contro le polmoniti batteriche. Un’azione che dovrebbe essere accompagnata da un allargamento della platea a cui è rivolto il trattamento: accorgimento fondamentale per raggiungere una copertura vaccinale ottimale nel breve periodo.
Ognuno però è chiamato a giocare un ruolo da protagonista in questo percorso. Il primo passo è rappresentato dalla vaccinazione. Per sapere come fare chiedi al tuo medico o informati presso gli uffici della Asl. Bastano pochi minuti per evitare di correre un rischio inutile. Vacci a vaccinarti!