Sono oltre sei milioni gli italiani che vengono ogni anno colpiti da sindromi influenzali e si stima che quasi dieci milioni tra gli anziani over 65 siano a rischio di contrarre l’influenza. Senza una strategia vaccinale ci sarebbero più di due milioni di casi con circa 30mila decessi mentre la somministrazione del vaccino ridurrebbe i casi a 1,5 milioni, per arrivare a 1,3 milioni con un vaccino adiuvato, cioè contenente anche antibiotico. L’impiego di un vaccino adiuvato, secondo le stime, determinerebbe una riduzione dei costi pari a 80 milioni di euro, in parte riferibile anche al numero di ricoveri ospedalieri evitabili. Sono i dati del rapporto sulla prevenzione vaccinale in Italia presentato all’Università Cattolica di Roma. “L’Italia è uno dei paesi che spende meno in prevenzione e questo è un atto folle”, ha detto Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane presso la Cattolica e commissario dell’Istituto superiore di sanità. Un’analisi costo-efficacia relativa all’introduzione dei vaccini anti-influenzali in Italia dimostra che i risparmi per il Servizio sanitario nazionale sarebbero di 3,6 milioni l’anno. L’influenza è causa del 10% circa di tutte le assenze dal lavoro e nel nostro paese la durata media è di 4,8 giorni: è stato calcolato che ogni caso di influenza costa complessivamente 330 euro.