Le cadute rappresentano la dinamica di incidente più ricorrente per gli anziani, senza distinzioni di genere. Questo il risultato di un report dell’Istat sugli incidenti domestici nel 2014. Per gli uomini però una quota significativa di incidenti è causata da una ferita che è, infatti, il tipo di infortunio all’origine di un terzo degli incidenti degli uomini tra i 65 e i 74 anni e in poco meno di un quarto degli incidenti per quelli di 75 anni e più. L’assoluta predominanza di cadute tra le donne anziane (rispettivamente 76,1% per la classe di età 65-74 anni e 81% per quella da 75 anni in su) si traduce in una più elevata incidenza di fratture a danno soprattutto degli arti inferiori; viceversa, per gli uomini le lesioni più frequenti sono le ferite e le parti del corpo più colpite sono soprattutto braccia e mani (rispettivamente 49,2% e 39,9% per le due classi di età considerate). Alcune differenze emergono anche rispetto alle forme di assistenza a cui si ricorre in conseguenza dell’incidente subito. Le quote di uomini e donne che ricorrono al pronto soccorso sono simili, ma per le donne più spesso è sufficiente l’assistenza da parte di familiari e amici, mentre gli uomini fanno ricorso più frequentemente ad altre forme di assistenza medica come le visite mediche ambulatoriali o domiciliari. Il diradarsi della rete di familiari conviventi spiega, inoltre, il maggiore ricorso in età più avanzata a forme di assistenza da parte di amici, vicini e familiari non conviventi, in particolare per le donne che vivono più spesso la condizione di vedovanza.
HappyAgeing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, grazie alla collaborazione con il partner fondativo Simfer-Società italiana di medicina fisica e riabilitazione, sta studiando un programma dedicato all’attività fisica degli over65. Lo sport è un ottimo elisir di lunga vita. Come confermato da tantissimi studi.