La Commissione Europea, ha individuato l’invecchiamento attivo e in salute quale traguardo comune a tutti i Paesi membri. Tra i diversi pilastri identificati i programmi di immunizzazione della popolazione adulta rivestono un ruolo di fondamentale importanza. La popolazione adulta, in particolare over50, risulta maggiormente esposta a specifici rischi infettivi a causa della concomitanza di fattori predisponenti tra cui la progressiva senescenza del sistema immunitario e la presenza di patologie croniche e co-morbidità. Nell’ottica di promuovere le politiche vaccinali in un contesto di transizione epidemiologica e di profondo mutamento della struttura demografica della popolazione assume particolare importanza un approccio “per la vita” alle politiche vaccinali in cui l’offerta dei programmi di immunizzazione includa l’età adulta e l’età avanzata. In Italia, le infezioni da pneumococco e l’influenza stagionale sono prevenibili da un vaccino dal forte impatto sociale ed economico e legate ad un considerevole aggravio di complicanze cliniche sfavorevoli in termini di morbidità e mortalità nella popolazione anziana.
Per questo motivo si rende necessario e cruciale investire sulle politiche vaccinali. Molto può essere fatto anche dal singolo cittadino. Se vuoi evitare di correre rischi inutili durante le prossime settimane, chiedi al tuo medico come vaccinarti contro le polmoniti batteriche. Basta una semplice iniezione per essere protetti contro una normale complicanza della sindrome influenzale stagionale. Nei cittadini over65 il vaccino contro l’influenza può non essere sufficiente.