Le nuove soluzioni per ottenere delle buone coperture vaccinali nella popolazione
Nell’intervista recentemente pubblicata su Italiaoggi.it, Milanofinanza.it e Avvenire, Michele Conversano, Presidente del Comitato tecnico scientifico di Happy Ageing- Alleanza per l’invecchiamento attivo- ha illustrato gli obiettivi e le proposte di Happy Ageing per il 2022, già esposti nel documento sulla vaccine convenience, intesa come l’insieme di strumenti e processi che rendono “logisticamente conveniente” la vaccinazione alla popolazione (documento in PDF).
Attualmente, l’immunizzazione dell’adulto/anziano è piuttosto carente per via delle basse coperture vaccinali, ulteriormente ridotte a causa del Covid-19, anche se “ già prima della pandemia le coperture vaccinali dell’adulto/anziano erano lontane dagli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale: restano ancora poco conosciute le coperture vaccinali su base nazionale dell’anti-pneumococcica e dell’anti zoster mentre la copertura dell’antinfluenzale non ha mai raggiunto l’obiettivo minimo previsto dal PNPV (75% per gli over65)” – chiarisce Conversano. Se è vero che il Covid-19 ha contribuito alla riduzione delle coperture, è pur vero che “l’esperienza della campagna vaccinale anti covid ha fatto sì che venissero messe in atto nuove strategie come quella di vaccinare al di fuori dell’ambulatorio vaccinale” – illustra Conversano.
Il documento di Happy Ageing sulla vaccine convenience insiste su quest’aspetto, sottolineando che durante l’emergenza sanitaria sono stati attivati i Centri Specialistici per la vaccinazione di particolari categorie a rischio: hanno vaccinato negli Ospedali; hanno vaccinato i medici di medicina generale nei propri ambulatori ma anche in sedute domiciliari; hanno vaccinato nelle RSA e RSSA; hanno vaccinato negli “Hub” (Palazzetti dello Sport, palestre delle scuole, centri polivalenti, ecc.); hanno vaccinato in modalità ‘ drive’ in ampi parcheggi; hanno vaccinato nelle farmacie.
“Il Covid, inoltre, ha fatto emergere l’importanza di vaccinare le persone fragili, un concetto che deve essere ripreso per le vaccinazioni di altre patologie, sostenendo, ove possibile, la co-somministrazione”, dichiara Conversano.
La co-somministrazione potrebbe, tra l’altro, aiutare a combattere il cosiddetto fenomeno della stanchezza vaccinale, che ha preso piede durante la campagna vaccinale contro il Covid-19. Somministrare un vaccino ogni quattro mesi porta molte persone, soprattutto le più anziane, a perdere fiducia nei vaccini, non solo in quelli contro il Covid-19, ma anche nei riguardi degli altri, compromettendo la campagna vaccinale.
È altresì importante, sempre ai fini di una più ampia copertura vaccinale, “garantire la chiamata attiva delle vaccinazioni previste dal Piano nazionale di Prevenzione vaccinale” – specifica Conversano. La chiamata attiva, infatti, fa parte dei nuovi LEA ma, nonostante ciò, questa non viene considerata come tale per la popolazione adulta/anziana.
Infine, un altro strumento utile utilizzato durante la vaccinazione anti-covid, è l’anagrafe vaccinale, ritenuto un mezzo troppo importante per il raggiungimento degli obiettivi di copertura vaccinale. Come è avvenuto per la vaccinazione anti-covid, anche per le vaccinazioni dell’adulto/anziano, “vi è la necessità di avere anagrafi vaccinali informatizzate per consentire l’aggiornamento in tempo reale del dato, facilitando le analisi sulle coperture e, quindi, eventuali interventi correttivi mirati” – conclude Conversano.
Le 5 proposte di Happy Ageing sulla vaccine convenience, raccontate nell’intervista, sono state illustrate anche nell’Instant paper di maggio 2021 prodotto dall’Alleanza stessa (instant paper in pdf). Si tratta soluzioni non convenzionali per riuscire a raggiungere delle buone coperture vaccinali nella popolazione, che ci auguriamo possano essere estese a tutte le vaccinazioni previste per la popolazione over65 dal Piano nazionale di Prevenzione vaccinale attualmente in vigore e da quello in via di approvazione.
di Valentina Lemma