Lecce sarà il punto di riferimento per le tecnologie destinate agli anziani. Il capoluogo del Salento sarà parte integrante del progetto europeo “City4Age”, coordinato in Italia dal Politecnico di Milano. L’obiettivo è costruire città non più ostili dove l’anziano si sente solo e abbandonato, ma centri urbani che – sfruttando tecnologie già esistenti come lo smartphone – lo aiutino a muoversi in autonomia, prevengano eventuali problemi di salute, accompagnandolo in caso di fragilità e difficoltà. “City4Age” è un progetto finanziato dal programma di ripartizione dei fondi comunitari Horizon2020. Per ora nella città pugliese saranno coinvolte trenta persone over65.
Si tratta di anziani che ancora non hanno problemi seri di salute, ma che verranno monitorati perché la loro età li rende a rischio di disturbi cognitivi e fragilità. Gli anziani dovranno accettare di utilizzare qualche tecnologia, dagli smartphone ai robot domestici. In “City4age” la tecnologia monitora gli anziani e interviene a incoraggiarli, in maniera estremamente personalizzata, perché adottino abitudini e stili di vita salutari atte a posticipare il più possibile l’insorgere di disturbi legati alla cognizione e alla fragilità. I dati che saranno registrati e raccolti con i vari apparecchi serviranno dunque per individuare l’insorgenza di fragilità e lievi disturbi cognitivi nella popolazione anziana per offrire un supporto di tipo socio-sanitario al fine di migliorare la diagnosi precoce dei rischi. “City4Age” sarà in grado di rilevare anche piccoli cambiamenti nel comportamento della popolazione potenzialmente a rischio, interpretandoli come spia di un possibile decadimento. Ad esempio, se monitorando gli spostamenti di un individuo attraverso sensori indossabili (applicati sugli indumenti) in casa e in città, viene rilevata una improvvisa riduzione della sua mobilità, si interviene con un preciso piano di comunicazione che comprende messaggi generici come “Dovresti muoverti di più”, messaggi empatici e rassicuranti, ma anche messaggi più specifici e proposte che tengano conto del determinato contesto in cui l’individuo vive e del suo profilo personale.
Il progetto è attualmente in fase di allestimento e verso ottobre saranno lanciate le prime sperimentazioni nelle città pilota. Sul sito di HappyAgeing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo vi terremo aggiornati sulle prossime novità di questa importante iniziativa europea.