Entro marzo 2024 sono attesi tutti i decreti attuativi, sia per le indicazioni operative che per i criteri e le modalità di monitoraggio
Il 10 ottobre scorso, nella sua ultima seduta prima dell’insediamento del nuovo Governo, il Consiglio dei Ministri guidato dal Presidente Draghi ha approvato, in via preliminare, il testo del DDL delega in materia di politiche in favore delle persone anziane.
Il DDL, approvato in attuazione delle missioni 5 e 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), consta di nove articoli e delega il Governo ad adottare provvedimenti per la tutela della dignità e la promozione delle condizioni di vita, di cura e di assistenza delle persone anziane.
CHI SONO GLI ANZIANI?
L’Art. 1 inquadra la platea degli interessati come le persone di età superiore ai 65 anni, indipendentemente dalla loro condizione lavorativa.
QUALI SONO GLI OBIETTIVI DEL DDL
Nell’esercizio delle deleghe previste dal provvedimento normativo il Governo si atterrà – in base a quanto stabilito dal secondo comma dell’Art. 2 – ai seguenti princìpi e criteri direttivi generali:
- promozione del valore umano, sociale, culturale ed economico di ogni stagione della vita delle persone, indipendentemente dall’età anagrafica e dalla presenza di menomazioni, limitazioni e restrizioni della loro autonomia;
- promozione e valorizzazione delle attività di partecipazione e di solidarietà svolte dalle persone anziane nell’associazionismo e nelle famiglie, per la promozione della solidarietà e della coesione tra le generazioni e per il miglioramento dell’organizzazione e della gestione di servizi pubblici a favore della collettività e delle comunità territoriali;
- promozione di ogni intervento idoneo a contrastare i fenomeni della solitudine sociale e della deprivazione relazionale delle persone anziane, indipendentemente dal luogo ove si trovino a vivere, mediante la previsione di apposite attività di ascolto e di supporto alla socializzazione, anche con il coinvolgimento attivo delle formazioni sociali, del volontariato e degli enti del terzo settore;
- riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio entro i limiti e i termini definiti, ai sensi dello stesso Decreto, dalla programmazione integrata socioassistenziale e sociosanitaria statale e regionale;
- promozione di un approccio complessivo e organico all’età anziana in tutte le sue dimensioni, che assicuri l’appropriatezza e la continuità dell’assistenza della persona secondo l’evoluzione delle sue condizioni bio-psico-sociali;
- promozione della valutazione multidimensionale dei bisogni e delle capacità di natura sociale, sanitaria e sociosanitaria ai fini dell’accesso a un continuum di servizi per le persone anziane fragili e per le persone anziane non autosufficienti nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e delle facoltà assunzionali degli enti;
- riconoscimento degli specifici fabbisogni di assistenza delle persone anziane con pregresse condizioni di disabilità, al fine di promuoverne l’inclusione sociale e la partecipazione attiva alla comunità, assicurando loro i livelli di qualità di vita raggiunti e la continuità con i percorsi assistenziali già in atto;
- promozione del miglioramento delle condizioni materiali e di benessere psico-sociale delle famiglie degli anziani fragili o non autosufficienti e di tutti coloro i quali sono impegnati nella loro cura, mediante un’allocazione più razionale ed efficace delle risorse disponibili a legislazione vigente;
- rafforzamento dell’integrazione e dell’interoperabilità dei sistemi informativi degli enti e delle amministrazioni competenti nell’ambito dei vigenti programmi di potenziamento delle infrastrutture e delle reti informatiche.
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LE POLITICHE IN FAVORE DELLA POPOLAZIONE ANZIANA
Il comma 3 dell’Art, 2 stabilisce poi l’istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (CIPA), con il compito di promuovere il coordinamento e la programmazione integrata delle politiche nazionali in favore delle persone anziane, con particolare riguardo alle politiche per la presa in carico delle fragilità e della non autosufficienza.
Il CIPA, presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, sarà composto dai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, della salute, della famiglia e delle pari opportunità, per le disabilità, degli affari regionali, dell’economia e delle finanze o loro delegati, oltre gli altri Ministri (o loro delegati) aventi competenza nelle materie oggetto dei provvedimenti e delle tematiche poste all’ordine del giorno.
A livello operativo il CIPA:
- adotta, con cadenza triennale e aggiornamento annuale, il “Piano nazionale per l’invecchiamento attivo, l’inclusione sociale e la prevenzione delle fragilità nella popolazione anziana” e il “Piano nazionale per l’assistenza e la cura della fragilità e della non autosufficienza nella popolazione anziana”, a partire dai quali saranno adottati i corrispondenti piani regionali e locali;
- promuove l’armonizzazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEPS) rivolti alle persone anziane non autosufficienti e dei relativi obiettivi di servizio, con i livelli essenziali di assistenza sanitaria (LEA);
- promuove l’integrazione dei sistemi informativi di tutti i soggetti competenti alla valutazione e all’erogazione dei servizi e degli interventi in ambito statale e territoriale e l’adozione di un sistema di monitoraggio nazionale, quale strumento per la rilevazione continuativa delle attività svolte e dei servizi e delle prestazioni resi.
INVECCHIAMENTO ATTIVO, INCLUSIONE SOCIALE, PREVENZIONE DELLA FRAGILITÀ, ASSISTENZA SOCIALE, SERVIZI DI CURA, ECC
Il Governo è delegato a adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento e comunque non oltre il 31 marzo 2024, uno o più decreti legislativi finalizzati a promuovere la dignità e l’autonomia delle persone anziane, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità nella popolazione anziana.
Inoltre, l’esecutivo è delegato anche ad adottare, con la medesima scadenza di cui sopra, uno o più decreti legislativi, finalizzati a riordinare, semplificare, coordinare e rendere più efficaci l’assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti attraverso la ricognizione, il riordino, la semplificazione, il coordinamento e l’efficientamento della legislazione vigente e delle attività, nonché a potenziare progressivamente le azioni, comunque nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente.
Infine, sempre entro il 31 marzo 2024, il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati ad assicurare la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e per le persone anziane non autosufficienti.
di Alessandra Babetto