Secondo quanto richiesto dal Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza sarebbero dovuti essere 300
Per il 2022, la Legge di Bilancio stanzierà soltanto 100 milioni di euro per i servizi domiciliari sociali erogati dai Comuni agli anziani non autosufficienti: 200 milioni in meno, dunque, di quanto previsto dal Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, che aveva chiesto che l’1% delle risorse stanziate con la Legge di Bilancio – ossia 300 milioni su 30 miliardi – fosse destinato a costruire un rafforzamento stabile dei servizi di assistenza domiciliare erogati dai Comuni. A denunciare la situazione, Cittadinanzattiva in una nota stampa.
“Sebbene la manovra li configuri come livelli essenziali delle prestazioni, così come da noi richiesto, si prevede per questi servizi appena lo 0,3% del totale delle risorse investite. Briciole, rispetto alle esigenze degli anziani e delle loro famiglie”, dichiarano le organizzazioni del Patto.
“Con tali risorse non solo si potrà fare ben poco per invertire la tendenza rispetto alla scarsità attuale delle risposte fornite a questa fascia di popolazione – oggi riceve domiciliarità sociale appena l’1,3% degli anziani – ma anche per le prospettive di riforma. Nelle intenzioni del Patto, infatti, le maggiori risorse per la domiciliarità sociale avrebbero dovuto affiancare i nuovi fondi previsti nel PNRR per la domiciliarità sanitaria delle Asl, pari nel 2022 a 584 milioni, per iniziare a realizzare nei territori quelle risposte unitarie e integrate, tra Comuni e Asl, che rappresentano la migliore risposta per gli anziani”.
“Chiediamo pertanto – concludono le organizzazioni – che nel passaggio parlamentare si proceda ad un reintegro dei fondi. A tal fine presenteremo degli emendamenti sui quali chiediamo il sostegno unitario di tutte le parti politiche”.
Le associazioni che hanno aderito al Patto finora sono: Acli – Associazioni cristiane lavoratori italiani; AIP – Associazione Italiana Psicogeriatria; A.L.I.Ce. Italia Onlus – Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale; Alzheimer Uniti Italia Onlus; AMOR – Associazione Malati in Ossigeno-ventiloterapia e Riabilitazione; ANAP Confartigianato Persone – Associazione Nazionale Anziani e Pensionati; A.N.N.A. – Associazione Nazionale Nutriti Artificialmente; Associazione Apnoici Italiani – APS; Associazione APRIRE – Assistenza Primaria In Rete – Salute a Km 0; Associazione Comitato Macula; Associazione Italiana Pazienti BPCO Onlus; Associazione Prima la comunità; Associazione Respiriamo insieme; Assoprevidenza – Associazione Italiana per la Previdenza Complementare; CARD ITALIA – Confederazione Associazioni Regionali dei Distretti; Caritas Italiana; Cittadinanzattiva; CNA Pensionati; Confcooperative Federsolidarietà; Confcooperative Sanità; Confederazione Parkinson Italia; Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali; F.A.I.S. – Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati; Federazione Alzheimer Italia; FNP CISL PENSIONATI; Forum Disuguaglianze Diversità; Forum nazionale delle Associazioni di Nefropatici, Trapiantati d’organo e di Volontariato; Forum nazionale del Terzo Settore; La Bottega del Possibile APS; Legacoopsociali; Movimento per l’invecchiamento attivo, diritti sociali e sanitari; Network Non Autosufficienza (NNA); Percorsi di secondo welfare APS; Professione in famiglia; S.I.G.G. – Società Italiana di Gerontologia e Geriatria; SIGOT – Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio; SOS Alzheimer; SPI-CGIL – Sindacato Pensionati Italiani; UIL Pensionati; UNEBA – Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale.