Investire in politiche vaccinali è strategico per il futuro del Paese. Non solo per garantire la salute generale della popolazione ma anche per perseguire la tenuta finanziaria del Servizio sanitario nazionale. Nell’ottica di promuovere le politiche vaccinali – nel contesto di transizione epidemiologica e di profondo mutamento della struttura demografica della popolazione ripreso nei paragrafi precedenti – assume particolare importanza un approccio “per la vita” alle politiche vaccinali. In quest’ottica diventa essenziale che l’offerta dei programmi d’immunizzazione a livello europeo includano offerte vaccinali per l’infanzia, ma anche per l’adolescenza, l’età adulta e l’età avanzata. Tra i diversi pilastri identificati dalla Commissione Europea per un invecchiamento attivo e in salute dei cittadini, i programmi d’immunizzazione della popolazione adulta rivestono un ruolo di fondamentale importanza. La popolazione adulta, in particolare over50, risulta maggiormente esposta a specifici rischi infettivi a causa della concomitanza di fattori predisponenti tra cui la progressiva senescenza del sistema immunitario e la presenza di patologie croniche e co-morbidità.
Gli investimenti sui vaccini – secondo alcuni recenti studi – arrivano poi a far risparmiare sino a 24 euro per ogni euro investito. Ecco perché Happyageing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo è convinta che lo Stato e le Regioni debbano garantire una copertura vaccinale adeguata, soprattutto per quanto concerne la popolazione anziana. Una priorità che deve riguardare soprattutto il trattamento contro lo pneumococco. Un killer silenzioso che ogni anno uccide oltre 5.000 pazienti over65. Estendere la sua somministrazione deve essere una priorità.