Buongiorno, sono un privato e vorrei chiedere se posso coltivare l’orto o tagliare l’erba (come dice il dcpm 10 aprile allegato 3 cod.81.3 cura e manutenzione paesaggio + cod.1 coltivazioni agricole) in una mia proprietà privata all’interno del mio comune di residenza (si trova a circa 6 km, mi sposterei in macchina da solo e chiaramente sul posto non è presente nessuno oltre a me, trattandosi di proprietà privata).Premetto che compro la verdura al supermercato e l’orto personale per autoconsumo dovrebbe essere considerato una fonte di reddito (se lo può fare un coltivatore diretto perchè per lui produce reddito, perché non un privato, che alla fine produce reddito anche per lui infatti risparmio = reddito e più risorse disponibili per il privato, no?) e comunque un orto produce beni di necessità primari per mio autoconsumo.
I carabinieri forestali della mia zona mi dicono che non posso perchè mi sposto non per urgenza (anche se dentro il proprio comune). Vorrei un suo parere su quanto sopra perchè non mi è chiara la questione. Scusate la lungaggine ma volevo essere chiaro. Grazie.
Risponde l’avvocato Roberta Venturi
Gentile,
la sua richiesta rientra nelle attività concesse. Oltre al dato normativo e dunque al DPCM 10 aprile 2020, articolo 1, comma 1 lettera ee) che consente attività del settore agricolo e i relativi codici indicati dall’allegato 3, tale possibilità è confermata all’interno del sito della Presidenza del consiglio dei Ministri, nella sezione domande/risposte. Al fine di poterla consultare le lascio di seguito il link http://www.governo.it/it/faq-iorestoacasa le riporto di seguito la domanda con relativa risposta, tratta dal sito suindicato .
E’ consentito, anche al di fuori del Comune di residenza, lo svolgimento di attività lavorative su superfici agricole, anche di limitate dimensioni, adibite alle produzioni per autoconsumo, non adiacenti a prima od altra abitazione?
Si, la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo rientrano nel codice ATECO “0.1.” e sono quindi consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito.
Quindi si munisca di autocertificazione adeguatamente compilata, dell’atto di proprietà del terreno che attesti l’uso agricolo dello stesso e le consiglio anche di portare con lei la normativa stampata dove si fa riferimento a questo diritto e la domanda/risposta della Presidenza del Consiglio.
Sperando di esserle stata di aiuto,
la saluto cordialmente.