Il documento è stato realizzato da SIMG, SIGOT e ISS
La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) e la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio(SIGOT), con il supporto metodologico dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e con il contributo di altre 25 società scientifiche, hanno realizzato le Linee Guida sulla Valutazione Multidimensionale della persona anziana. Il documento, presentato per la prima volta dopo la pubblicazione al 40° Congresso Nazionale SIMG, è stato pubblicato lo scorso 16 novembre sul Sistema Nazionale delle Linea Guida dell’ISS.
Obiettivo delle Linee Guida è portare a un approccio globale sulle condizioni del paziente anziano, con diagnosi più rapide e la definizione di trattamenti e assistenza appropriati.
CON LE LINEE GUIDA TERAPIE E ASSISTENZA SU MISURA – Gli anziani rappresentano una popolazione eterogenea in termini di stato di salute, ma anche funzionale, cognitivo, psico-sociale ed economico. La Valutazione Multidimensionale studia tutti questi domini (o “dimensioni”) in maniera integrata, con strumenti e scale diagnostiche basati su parametri quantificabili numericamente, e sviluppa un piano di cura personalizzato sulle reali necessità di ciascun individuo. I vantaggi sono la riduzione delle ri-ospedalizzazioni e dei trasferimenti in casa di riposo (le istituzionalizzazioni); una più agevole gestione dell’anziano a domicilio; la riduzione dei ricoveri non appropriati; una migliore qualità di cura e assistenza.
“La popolazione fragile non è rappresentata solo da anziani o pazienti con comorbidità, ma da un’ampia classe di assistiti che il Medico di Medicina Generale può aiutare a identificare – sottolinea Pierangelo Lora-Aprile, Segretario Scientifico SIMG nonché referente SIMG per le Linee Guida. Sono due gli strumenti di Valutazione Multidimensionale il cui utilizzo è suggerito dalle Linee Guida per predire la mortalità (a breve, medio, lungo termine) dei pazienti anziani che afferiscono agli studi del Medico di Medicina Generale: il Multidimensional Prognostic Index (MPI) e il Resident Assessment Instrument for Home Care (RAI-HC). Nel corso degli anni, la SIMG ha realizzato uno strumento utile a identificare e a stratificare lo stato di fragilità del paziente. Il Primary Care Frailty Index (PC-FI) è uno strumento che in modo automatico (a partire dai dati inseriti nella cartella clinica) identifica l’assistito fragile e il relativo score di gravità. Il PC-FI non è uno strumento di Valutazione Multidimensionale tuttavia permette di stabilire una priorità di intervento. Il Brief-MPI (forma breve validata del MPI) è invece uno strumento che è stato validato per la Valutazione Multidimensionale in Primary Care che coniuga il rigore scientifico alla semplicità di utilizzo al breve tempo di compilazione. Si delinea così un possibile percorso per l’assistito che accede all’ambulatorio del Medico di Famiglia: uno sguardo al “cruscotto” della cartella clinica e immediatamente l’identificazione delle persone che debbono essere sottoposte a Valutazione Multidimensionale con priorità al fine di elaborare un Piano Personalizzato di Cura da monitorare nel tempo”.
“I Medici di Medicina Generale sono i primi che sul territorio incontrano i pazienti fragili – evidenzia il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG – Proprio il Medico di famiglia può per primo capire l’entità della fragilità grazie agli strumenti già realizzati da SIMG in questi anni che adesso sono stati implementati in questo sistema. È la prima volta che si fa un lavoro così ampio ed eterogeneo: non ci si rivolge a una patologia o a un organo specifico, ma si analizza complessivamente la situazione degli individui, definendo raccomandazioni chiare che devono partire dalle cure primarie”.
“La Valutazione Multidimensionale è essenziale per promuovere la continuità delle cure e dell’assistenza di cui gli anziani hanno bisogno” – sottolinea il Prof. Alberto Pilotto, Past President SIGOT e membro del Comitato Tecnico-Scientifico della Linea Guida. “Nella attuale realtà demografica nazionale si rende necessaria oggi la presenza di percorsi di cura e assistenza dedicati alla persona anziana che ne garantiscano una omogenea e condivisa presa in carico assistenziale tra ospedale e territorio. In altri termini, il paziente anziano richiede una continuità delle cure prestate in ospedale durante la fase acuta di malattia e le successive fasi altrettanto importanti di post-acuzie e recupero funzionale, per evitare le conseguenze della ri-ospedalizzazione e della istituzionalizzazione in RSA. La Linea Guida Nazionale sulla Valutazione Multidimensionale della Persona Anziana, frutto di un lavoro scientifico durato due anni con 50 esperti di diverse discipline e con il rigore metodologico garantito dai colleghi dell’Istituto Superiore di Sanità, è in grado oggi di fornire indicazioni sul metodo e gli strumenti operativi più appropriati, efficaci ed efficienti per attuare un nuovo modello organizzativo del sistema socio-sanitario pubblico come previsto dalla recente legge in tema di politiche in favore delle persone anziane”.
LA VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE TRA I TEMI SCIENTIFICI DEL CONGRESSO – Le nuove Linee Guida sulla Valutazione Multidimensionale sono state presentate per la prima volta dalla loro pubblicazione al 40° Congresso Nazionale della SIMG, che si è tenuto a Firenze presso la Fortezza da Basso da giovedì 23 a sabato 25 novembre, alla presenta di oltre tremila medici di famiglia. La sessione “Fragilità & invecchiamento: un percorso di cura con denominatore comune. La valutazione multidimensionale” è stata moderata da Pierangelo Lora Aprile e dal Prof. Alberto Pilotto, con gli interventi di Alberto Magni, Claudia Piccioni, Nicola Vanacore, Nicola Veronese.