Un biomateriale composto solo da proteine permette di rigenerare l’osso di un anziano senza accelerarne i processi di calcificazione. È la scoperta dei ricercatori dell’Ateneo di Pisa, con la collaborazione dei colleghi dell’Università Politecnica delle Marche, che hanno ottenuto questo risultato realizzando un biomateriale che nonostante l’assenza di calcio sarebbe in grado di stimolare la rigenerazione dell’osso. Lo rivela una nota dell’Ateneo pisano. Lo studio, pubblicato su Nature Scientific Reports, si è svolto nell’ambito del progetto “Ingegnerizzazione di modelli d’organo di interesse fisiologico e patologico per l’indagine di disturbi legati all’invecchiamento” che ha lo scopo di ricreare in vitro le condizioni di invecchiamento dell’anziano per capire quali sono fattori che ne rallentano o ne accelerano il progredire. “La matrice extracellulare dell’osso – spiegano Arti Ahluwalia, docente di bioingegneria a Pisa e co-coordinatrice del progetto, e il ricercatore pisano Giorgio Mattei – è un materiale composito naturale, formato principalmente da collagene e componenti minerali, per lo più fosfato di calcio, che costituisce il micro-ambiente naturale delle cellule e fornisce loro vari stimoli, tra cui segnali meccanici o chimici che ne regolano il comportamento e la funzione. Capire quali siano i principali stimoli promotori dell’osteogenesi è cruciale per progettare biomateriali ottimali per applicazioni di ingegneria tissutale e medicina rigenerativa”. I ricercatori hanno isolato le proprietà meccaniche da tutti gli altri stimoli fisico-chimici dovuti al differente contenuto minerale e studiarne selettivamente il loro contributo nel differenziamento osteogenico di cellule staminali ottenendo risultati che dimostrano, concludono Ahluwalia e Mattei, come “la rigidezza sia il fattore scatenante per il differenziamento di cellule staminali in tessuto osseo, mentre la presenza di fosfato di calcio contribuisce ad accelerare questo processo, in particolare ad alte concentrazioni: perciò per gli anziani con ossa fragili, materiali poveri in contenuto minerale, ma con la giusta rigidezza, possono favorire la rigenerazione ossea, senza accelerarne il processo degenerativo”.(ANSA)