Modelli organizzativi differenti per singole regioni, spesso da Asl ad Asl della stessa Regione, sia in ambito pediatrico, che per l’adulto e l’anziano, per quanto riguarda i sistemi di attuazione del Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale 2017-2019 (PNPV 2017-2019). Di questo si è parlato oggi nella Sala Capitolare del Senato, ma anche di aspetti positivi evidenti come la grande capacità di adesione della quasi totalità delle regioni al calendario vaccinale e la centralizzazione delle procedure di acquisto, a livello regionale.
Lo spaccato del primo Rapporto dell’Osservatorio Strategie Vaccinali ha mostrato il monitoraggio dei dati acquisiti in tempo reale che, grazie all’Anagrafe unica, dovrebbe consentire l’obbligo imposto dalla Legge Lorenzin lo scorso luglio 2017 e reintrodurlo solo in casi di stretta necessità.
Il principale tallone d’Achille pare essere, però, la frammentazione dei sistemi informativi, che impedisce alle anagrafi regionali di decollare e anche di implementare, in prospettiva, quell’Anagrafe nazionale vaccinale che dovrebbe essere la colonna portante della rivoluzione “obbligo flessibile” annunciata dal ministro della Salute Giulia Grillo.
Ancora poco coinvolti risultano, inoltre, i pediatri per quanto riguarda le vaccinazioni dei bambini. La vaccinazione è affidata in modo esclusivo ai servizi vaccinali secondo quasi il 90% degli aderenti a un’indagine svolta per il primo Rapporto dell’Osservatorio Strategie Vaccinali. Esistono però alcuni casi in cui i pediatri di famiglia supportano i servizi vaccinali.
“La vaccinazione si avvale di tanti momenti, quindi quando si parla di poca partecipazione o coinvolgimento dei pediatri si fa verosimilmente riferimento all’atto del vaccinare che effettivamente viene praticato solo in alcune realtà – ha spiegato Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria – ma i pediatri sono coinvolti nelle vaccinazioni per le informazioni alle famiglie, tutto ciò che con questo ha a che fare”.
Tra gli intervenuti alla tavola rotonda, il Senatore PierPaolo Sileri, Presidente della Commissione Igiene e Sanità, che ha testimoniato quanta strada c’è ancora da fare prima che l’obbligo vaccinale venga rimosso e quanto sia importante la corretta informazione per vincere la paura dell’opinione pubblica.
Il Rapporto dell’Osservatorio strategie vaccinali, coordinato dal past president della Società italiana di medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), Michele Conversano, e dal presidente Crea-Sanità, Federico Spandonaro ha, tra l’altro, evidenziato che non mancano le procedure centralizzate di acquisto presenti in oltre l’80% dei casi, in cui sono le Regioni a scegliere il tipo di prodotto da utilizzare e le commissioni regionali attive nella quasi totalità delle situazioni.
“Il grande merito del Piano nazionale Vaccini – ha dichiarato Michele Conversano – è stato quello di uniformare l’offerta vaccinale e ridurre il sistema di offerta a macchia di leopardo che si era generato. Il quadro evinto dall’indagine- prosegue – mette in luce alcuni punti di contatto, ma altrettante diversità che rendono il contesto nazionale un vero e proprio “puzzle” composito di soluzioni operative; queste rispecchiano in qualche modo le naturali distanze socio-culturali e territoriali che animano il nostro Paese, ma possono portare a risultati differenti, a volte ottimi e in altri casi deludenti, che impongono una continua valutazione comparativa.”
“Il diritto alla vaccinazione negli anziani è ancora un tema negletto su cui occorre lavorare per scongiurare le disuguaglianze – ha, poi, evidenziato Marco Magheri, direttore di HappyAgeing– anche all’interno della stessa regione. Come Alleanza stiamo combattendo la perdita del diritto alla gratuità della vaccinazione one shot come l’antipneumococcica o anti herpes zoster, se si salta l’anno di compimento del 65esimo”.
I risultati appena esposti, dunque, risultano confortanti. Assumono un valore particolare, soprattutto in considerazione del consistente ampliamento del carico assistenziale introdotto nell’ultimo anno e l’onerosa sfida posta dal PNPV ed accolta dai Servizi Vaccinali, anche se sono molti ancora i nodi da sciogliere. Uno tra gli altri, appunto, il diritto alla gratuità della vaccinazione con durata limitata nel tempo.
Il Rapporto è disponibile al seguente link: https://osservatoriovaccini.it/rapporto/send/0-/6-primo-rapporto-annuale-osv