Sport, alimentazione corretta e mente in allenamento: questa la ricetta per fermare l’invecchiamento della mente nell’anziano e basta adottarla per due anni per ridurre il declino cognitivo altrimenti inesorabile. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Lancet e condotto da Miia Kivipelto dell’istituto Karolinska di Stoccolma, che ha coinvolto 1260 anziani di 60-77 anni, tutti a rischio di Alzheimer. Nello studio metà del campione è stato inserito nel programma di intervento multiplo che prevedeva una serie di incontri con medici e infermieri per indirizzare l’anziano su specifiche attività fisiche – allenamento muscolare e cardiofitness – e mentali e sull’alimentazione da seguire. L’altra metà del campione, invece, è stata seguita con normali visite mediche e controlli di routine (gruppo di controllo). Dopo due anni i ricercatori hanno eseguito una serie di test cognitivi per vedere quanto fosse invecchiata la mente di ciascun anziano durante il biennio trascorso. E’ emerso che la mente di coloro che hanno preso parte al programma di intervento è invecchiata meno. Rispetto agli anziani di controllo, i coetanei del gruppo di intervento hanno totalizzato un punteggio ai test mediamente del 25% maggiore, e un punteggio quasi doppio (maggiore dell’83%) sul fronte delle cosiddette “capacità mentali esecutive” (abilita’ di ragionamento); infine un punteggio più che doppio (150%) nella velocità di elaborazione delle informazioni. Tutto il campione rimarrà sotto osservazione per altri sette anni per vedere se questo programma di intervento effettivamente può giocare un ruolo nel prevenire l’Alzheimer.
Marzo 12, 2015