Il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute è intervenuto al convegno promosso e organizzato da HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo
“Ci troviamo di fronte a una doppia transizione: demografica ed epidemiologica. Una transizione che, innanzitutto, ci dice una cosa: la prevenzione è la vera attrice del cambiamento, perché da un lato aiuta il singolo a tutelare la propria salute e dall’altro contribuisce al bene collettivo riducendo la domanda di salute e favorendo la sostenibilità del sistema sanitario. Accanto all’interesse personale, dunque, c’è anche l’interesse pubblico alla cui tutela concorre il Servizio Sanitario Nazionale con le sue diramazioni regionali e territoriali che devono mettere in campo attività che avvicinino i cittadini, con un potenziamento del territorio e dei servizi di prossimità. Se ogni cittadino impara a prendersi cura di sé e voler bene a sé stesso e, di conseguenza, anche agli altri, mette in campo una serie di azioni che gli consentono di arrivare bene all’età matura e di attraversarla in serenità. Per raggiungere questo obiettivo, oltre al mangiare bene e all’attività fisica, che fanno ormai parte degli stili di vita salutari, bisogna seguire quello che io chiamo il calendario della salute, un percorso che comprenda tutti gli appuntamenti per una vita sana, dall’infanzia alla terza età. Dobbiamo infatti lavorare per invertire quel vecchio paradigma secondo cui arrivati all’età matura si è malati solo perché anziani. Occorre spiegare con forza questi concetti ai cittadini, attraverso una comunicazione efficace, che parli alle persone con linguaggio semplice e chiaro”. Lo ha affermato Francesco Vaia, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, intervenendo al convegno online organizzato da HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo per la presentazione del Position Paper “Strategie di chiamata attiva per le vaccinazioni dell’anziano”.
“L’articolo 32 della Costituzione – ha tenuto a ricordare Vaia – tiene in equilibrio il bene collettivo, la salute pubblica, con l’interesse individuale, in questo caso la salute del singolo. La sfida dell’età matura possiamo vincerla, se però salvaguardiamo il nostro patrimonio di conoscenze e se ciascuno mette il proprio contributo”, ha concluso.